La paura non è da sottovalutare e non dobbiamo averne vergogna.

La paura non è da sottovalutare e non dobbiamo averne vergogna.

Ci indica qualcosa di pericoloso e prepara l'organismo al combattimento oppure alla fuga.

La scelta dipende dal cervello, che valuta di volta in volta la situazione.

I cambiamenti fisiologici che si accompagnano alla paura sono estremamente marcati, tutti i sensi sono amplificati per recepire meglio anche i più piccoli mutamenti nell’ambiente circostante. Per esempio le pupille si dilatano, il ritmo e la profondità del respiro aumentano, più sangue viene diretto ai muscoli. Tali cambiamenti sono provocati dall’immissione nel circolo sanguigno di un ormone: l’adrenalina.

Una persona impaurita inizialmente rimane immobile, oppure si rannicchia. Uno dei sintomi più evidenti è il tremore. Se la paura aumenta progressivamente si può arrivare al terrore, che può provocare lo svenimento.

Esistono paure legate all’età: i neonati hanno paura dei flash luminosi e dei rumori forti, in seguito emerge la paura dell’abbandono e degli estranei, seguono quella del buio e degli animali, così come quella dei personaggi immaginari (fantasmi, orchi, streghe). Crescendo gli oggetti della paura si spostano dall’ambiente familiare alla comunità in cui si vive; gli adolescenti spesso temono di non sapere come comportarsi in pubblico, di essere emarginati, ecc. Invece nella vecchiaia ci si sente più vulnerabili di fronte ad aggressori e rapinatori.

Quando siamo in preda alla paura è difficile poter pensare ad altro, l’attenzione e la mente sono concentrate sulla minaccia e in certe situazioni rallenta le nostre capacità. E’ necessario ricordare che nelle situazioni di pericolo è proprio questa emozione la migliore consigliera, e che in molti casi ci salva la vita.

Per riuscire a gestire la paura occorre prima di tutto accettarla senza vergogna, senza il pensiero di essere considerati dei deboli e non cercare di sopprimerla. Questa emozione è un naturale campanello d’allarme che ci informa della presenza di un pericolo ed è importante ascoltarla.

Lo psichiatra Krishnananda  scrive che gran parte della crescita interiore è maturata lavorando sulle paure, i principali eventi della vita hanno a che fare con la paura: paura della perdita, del castigo, del giudizio e delle critiche, del rifiuto e della solitudine. La paura spesso condiziona e domina molti aspetti della vita. [Fonte: A tu per tu con la paura. Vincere le proprie paure per imparare ad amare. Di Krishnananda. Edizioni Feltrinelli]

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