Riposo e dolce dormire in vacanza e non solo
Le buone regole di un sonno riposante.
Il sonno è una fase molto importante per il corpo e per la mente, perché hanno la possibilità di riposare e di recuperare le energie per il giorno successivo. Durante il sonno si attiva il sistema parasimpatico, detto di riposo e riparazione. E’ proprio in questo momento che il corpo si rigenera in maniera naturale.
Gli esperti sostengono che il tempo ottimale del sonno va dalle 7 alle 9 ore, tuttavia sottolineano che ci sono persone che si riposano e riescono a recuperare con molte meno ore. Quindi è un’indicazione molto soggettiva.
Le fasi del sonno sono 5: la prima riguarda l’addormentamento; la seconda è denominata “sonno leggero”, i muscoli si rilassano, la frequenza cardiaca e la temperatura si abbassano, la respirazione e il metabolismo rallentano; la terza e quarta fase sono chiamate “sonno profondo”, si tratta del sonno effettivo ed è qui che l’organismo si rigenera. L’ultima è quella denominata REM, è la fase “onirica” dove avvengono i sogni, il sonno si fa più debole ed è molto più facile risvegliarsi.
Questa parte del ciclo circadiano può andare incontro a disturbi, che possono essere episodi passeggeri oppure diventare delle vere e proprie patologie. Si parla di 1) insonnia, la persona ha difficoltà nell’addormentarsi oppure a mantenere il sonno; 2) ipersonnia, si riscontra una sonnolenza protratta; 3) parasonnie, altro non sono che disturbi associati al sonno, fra i quali troviamo il sonnambulismo, il bruxismo, l’asma notturna, ecc.; 4) la sindrome da jet-lag, riguarda in particolar modo coloro che svolgono un lavoro su turni, in questo caso il ciclo veglia-sonno è alterato.
A seconda del tipo di disturbo ci sono vari rimedi, dalle tisane (biancospino, camomilla, passiflora, tiglio, ecc.) ai farmaci, che assolutamente devono essere prescritti dal medico. Nelle situazioni più complicate può essere indicato anche un percorso psicologico.
Ma ci sono anche altre accortezze che possiamo agire nel quotidiano. Per iniziare uno sguardo all’ambiente. Le pareti della camera dovrebbero avere colori tenui e naturali, meglio evitare quelli troppo accesi e vivaci. Il letto non dovrebbe poggiare sulla parete esterna, per evitare il freddo. L’assenza o la presenza di una luce che penetra nella stanza è soggettiva. Importante invece l’assenza di rumori. In camera sarebbe meglio non tenere TV, cellulari, radio o qualunque altro oggetto elettronico.
Il letto. La consistenza del materasso deve consentire al corpo di rilassarsi, la colonna vertebrale deve essere in grado di distendersi, quindi non deve essere né troppo morbido, né troppo rigido. Deve contenere tutto il corpo, un materasso troppo corto, ad esempio, non permette il giusto riposo. Importante anche il materiale con cui è realizzato. Per quanto riguarda la rete, deve essere in grado di ammortizzare il movimento. Infine il cuscino. Il materiale deve garantire la traspirazione. Non deve essere troppo alto per evitare dolori al livello del collo.
Una posizione ottimale per tutti non esiste. Ogni persona sceglierà quella più comoda.
Ricordiamo che anche una cena leggera può aiutare a riposare meglio. Così come le attività sportive, ricreative e sociali, se praticate poco prima di andare a letto, possono disturbare l’addormentamento e la buona riuscita del sonno.
Per conciliare il sonno si può sorseggiare una tisana e leggere un buon libro.
[Fonte testo: Massimiliano Briganti, educatore professionale]
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