Il Delfino

Il Delfino

Lo scrittore australiano Sergio Bambarèn, lo ha scelto come protagonista di una storia fantastica e indimenticabile.

E’ uno straordinario animale: curioso, giocherellone, intelligente e amante della compagnia. Fa parte della famiglia dei cetacei; è un mammifero, mamma-delfino, dopo aver partorito, allatta il proprio cucciolo per 6 mesi. Ha una corporatura piuttosto robusta: può raggiungere circa 3 mt di lunghezza e 130 kg di peso. La sua colorazione tipica presenta un dorso molto scuro e un ventre più chiaro.

La conformazione della bocca è particolare, sembra che sorrida sempre. Inoltre ha un numero elevato di denti, forse più di 100, che servono per afferrare la preda, che però viene inghiottita intera. Si nutre di piccoli pesci e seppie, arriva a consumarne fino a 15 kg al giorno. I delfini sono molto diffusi, li troviamo nei mari temperati, ma anche tropicali; prediligono l’acqua salata, ma ne esistono alcuni che sono in grado di vivere nell’acqua dolce dei fiumi. Vive in branco e quando un membro della comunità è malato o ferito non viene abbandonato.

Questi cetacei trascorrono gran parte della loro esistenza sott’acqua, ma di tanto in tanto emergono in superficie per respirare e incamerare un po’ d’aria. Sono velocissimi e ottimi nuotatori, raggiungono i 60 km orari; sono anche agili acrobati, compiono balzi strepitosi, alti 6/7 mt. Saltano per poi ricadere tuffandosi, emergono verticalmente, giocano a schiaffeggiare l’acqua con le pinne. Non sappiamo esattamente quali messaggi ci siano dietro, forse lo fanno per esigenze alimentari o riproduttive, oppure per dimostrare la propria forza. A proposito di comunicazione, i delfini hanno un complesso sistema di fischi, di scricchiolii, che utilizzano per “parlare” fra loro; hanno un vero e proprio vocabolario.

I pericoli naturali più temuti dai delfini sono gli altri predatori marini. Ma c’è anche la mano dell’uomo ad insidiare la loro vita. Spesso cadono vittime nelle reti delle tonnare, oppure avvelenati dall’inquinamento delle acque marine.

E’ importante sapere anche:  “In molti ignorano come vivono i delfini in cattività nei delfinari e negli acquari. Questi meravigliosi animali, che in natura necessitano di ampi spazi aperti, vengono chiusi in una vasca che per legge misura 400 mq per 5 esemplari (ciascuno da 4 metri e dal peso di 250 kg, con velocità -  in acqua! -  di 30 kmh)  e ha 4,5 metri di profondità (per individui che si immergono fino a centinaia e centinaia di metri). L’allegria che sembra manifestarsi sempre nell'espressione di questi mammiferi acquatici è solo apparente perché i delfini sono sprovvisti di muscoli facciali complessi: sembrano allegri anche quando viene loro ridotta o annullata la razione di cibo se non eseguono un esercizio.  Hanno lo stesso sorriso quando vengono isolati, stressati, umiliati di fronte a migliaia di spettatori paganti. Nei delfinari e negli acquari spesso diventano aggressivi e sono sottoposti a uno stress costante: per mantenerli tranquilli o per curare i sintomi dello stress, di frequente si somministrano loro tranquillanti. I cetacei, che in mare aperto comunicano grazie ad un sonar naturale, nelle piscine non usano i loro sistemi di ecolocalizzazione perché non hanno nulla di nuovo da scoprire e perché in molte vasche le onde sonore “rimbalzano” sulle pareti di cemento provocando loro un forte stress.” [Fonte di questa informazione: http://www.lav.it/].

Potrebbe interessarti anche...