I leggings, non proprio pantaloni, non proprio calze
Tanti modelli per tante occasioni.
In realtà è difficile dare ai leggings una precisa definizione. Sono nati come un capo d’abbigliamento comodo e leggero per fare attività sportiva o yoga, tuttavia possono essere indossati anche nella vita di tutti i giorni e nel tempo libero.
Essendo realizzati in tessuti elasticizzati, sono molto aderenti.
In base alla lunghezza è possibile trovare tre modelli base: lunghi fino al ginocchio, lunghi fino al polpaccio (i famosi pinocchietti) e lunghi fino alle caviglie. Da qui la creatività si è sbizzarrita, sia per quanto riguarda i colori, le applicazioni e le variazioni.
Sono stati aggiunti piccoli spacchi laterali, oppure minuscole borchie per impreziosirli, inserti di pizzo lateralmente oppure al posto del classico orlo, inserti di ecopelle...insomma davvero tante possibilità per ogni momento della giornata.
Niente leggings in ufficio! Ok per il tempo libero, ma con attenzione!
I leggings sono ideali per la palestra, abbinati a topo o ad una t-shirt. Per indossarli fuori dai centri fitness occorre un minimo di buon gusto. Essendo molto aderenti, mettono in evidenza tutte le forme del corpo, rischiando di andare in giro con il lato B ben esposto, e non tutti i luoghi sono adatti per questo “dettaglio”.
Possono essere indossati abbinandoli a felpe e maglioni oversize. Se proprio non si può fare a meno delle magliette, cerchiamo di scegliere una misura tale da coprire il fondoschiena. Inoltre possono essere indossati sotto a gonne o abitini a palloncino o dal tagli ad “A”.
Attenzione anche ai colori. I colori scuri, le righe verticali, le stampe micro tendono a snellire la silhouette, quelli chiari, le stampe grandi oppure i glitterati, dorati e argentati accentuano i volumi.
[Fonte testo: www.donnamoderna.com ]
[Fonte immagine: www.brassyapple.com ]