La crescita interiore
Un percorso affascinante, curioso ed emozionante.
Generalmente quando parliamo di “crescita” il pensiero corre al periodo dell’infanzia e dell’adolescenza, come momenti di vera e propria trasformazione, come se una volta raggiunta l’età adulta il processo evolutivo della nostra vita avesse raggiunto una stabilità. Invece il processo di crescita della persona non ha mai fine, è sul piano interiore che c’è uno spazio illimitato per proseguire il cammino verso una più completa autorealizzazione e verso il benessere.
“Crescere”, in ambito pedagogico, vuol dire avvicinarsi sempre più a ciò che si è veramente, sviluppando e ottimizzando le capacità e le potenziali, riconoscendo e attenuando i limiti, superando condizionamenti ormai inutili e imparando a interagire in modo costruttivo con gli altri.
Questo tipo di processo di crescita personale è più lento rispetto a quello della crescita corporea; la crescita interiore implica un atto di volontà, bisogna desiderarlo, bisogna dedicarci tempo e attenzione, può rivelarsi un’attività appassionante, come quello dello scultore che toglie dalla pietra ciò che non serve, per lasciar emergere la forma gli sta più a cuore.
E’ un percorso affascinante, come il viaggiatore che esplora luoghi sconosciuti e si meraviglia della bellezza che incontra. Il mondo comincia a rivelarsi più grande e interessante, si inizia ad avere un’immagine più grande e interessante di ciò che ci circonda, si inizia ad avere un’immagine più grande e più interessante anche di se stessi.
Ed è soltanto l’inizio di un lungo e arricchente viaggio.