Quando una relazione giunge al termine...
Prendiamoci il tempo per prepararsi ad una nuova rinascita.
Se una storia d’amore giunge al capolinea probabilmente significa che le cose non andavano così bene come volevamo credere. Spesso ci nascondiamo dietro un dito e cerchiamo di far funzionare le cose anche se proprio non vanno.
Sono situazioni davvero molto tristi, forse abbiamo impiegato tutte le energie possibili per riparare alle incrinature, ma ecco che dobbiamo prendere il coraggio e mettere la parola “fine”.
Al termine di una relazione, i sentimenti più diffusi sono la rabbia, la delusione, l’amarezza. La persona abbandonata si sente frastornata e sola. Emergono sensi di colpa e di impotenza.
Stabilire in assoluto che cosa sia giusto o sbagliato fare dopo l’abbandono è difficile, soprattutto perché le relazioni amorose sono sempre molto diverse, perché differenti sono le persone che le vivono e che le creno. Tuttavia ci sono dei suggerimenti che possono dare spunti di riflessione. Uno spiraglio di luce per stare meglio.
Prima di tutto si rende necessario vivere in pieno il sentimento di dolore. Se viene voglia di piangere concediamocela, spesso le lacrime consentono di scaricare la tensione e la tristezza interiore. Se preferiamo stare in solitudine, va bene, troviamo il luogo che più ci piace e stiamo nell’ascolto di noi stessi.
Gettarsi subito in un’altra storia, distrarsi partecipando a feste, facendo shopping sfrenato, mangiando cibi ipercalorici, bevendo, rimuginando continuamente cercando i perché, sono espedienti che tendono a cronicizzare il dolore e la tristezza. Non servono proprio a niente.
Se proprio non ce la facciamo a non pensarci, proviamo a scrivere. Spesso i pensieri girano vorticosamente in testa perché non sanno dove andare, allora buttiamoli fuori, prendiamo carta e penna e scriviamo tutto ciò che ci passa per la mente. In seguito possiamo tornare a rileggere queste pagine, ci aiuterà a prendere distanza da quella situazione. Piano piano il dolore andrà riducendosi.
Se in casa abbiamo oggetti, che ci ricordano la relazione conclusa, raccogliamoli e mettiamoli in una scatola, inseriamo anche il diario o gli appunti che abbiamo scritto e riponiamoli in cantina. In questo modo creiamo nuovo spazio sia fisico che mentale.
Senza dubbio non si può dire quali saranno i tempi di reazione alla fine di una relazione. Mesi? Anni? E’ impossibile stabilirlo. La cosa importante è non restare aggrappati ai ricordi.
Questa esperienza, pur dolorosa, si trasformerà in un’occasione di maturazione, di evoluzione e di nuova rinascita.
[Fonte testo: Massimiliano Briganti, educatore professionale]
[Fonte immagine: http://www.loveisnotabuse.com/ ]