L'importanza della coordinazione nelle attività motorie

L'importanza della coordinazione nelle attività motorie

Si apprende attraverso l'esperienza vissuta.

L’esperienza viva, vissuta direttamente dalla persona, fin dall’infanzia, consente di affinare e specializzare le diverse attività motorie. La coordinazione è certamente importante per tutte quelle persone che svolgono attività sportive a livello professionale e agonistico, ma è fondamentale ancor prima per gli apprendimenti scolastici e per le attività quotidiane.

Infatti la coordinazione può essere definita come la capacità di aggiustare forza, equilibrio, mobilità, resistenza, compiute dalla muscolatura per eseguire in maniera rapida, decisa e armoniosa un’azione. Come spesso si dice: ottenere il massimo rendimento con il minimo dispendio di energia.

Nella coordinazione, oltre all’apparato muscolo-scheletrico, è pienamente coinvolto anche il sistema nervoso. La sua funzione è assolutamente indispensabile: riceve le informazioni sia dall’ambiente interno che esterno, le sceglie, le elabora, le organizza, le memorizza, per offrire la risposta giusta al contesto.

Importanti sono anche le esperienze pregresse, le quali possono essere impiegate direttamente oppure rielaborate e aggiustate in base alla situazione presente. Viene coinvolta anche la sfera emotiva. Questo fa capire ancora una volta quanto il corpo umano sia unito, coeso, per garantire la massima funzionalità.

La coordinazione, così come le altre componenti del movimento, segue la maturazione e lo sviluppo della persona. Inizialmente i movimenti del bambino piccolo sono istintivi e riflessi, sono “grossolani”, elementari e poco precisi. Man mano che l’organismo matura, anche i movimenti diventano sempre più fini e puntuali.

Il bambino, intorno ai 4/5 anni è già in grado di apprendere ed esprimere gesti semplici. Il periodo che va dai 6 ai 12 anni, grazie alle numerose esperienze che i bambini vivono, la coordinazione raggiunge alti livelli. Nella fase dell’adolescenza, nota per i fisiologici cambiamenti, l’apprendimento di questa qualità motoria subisce un rallentamento, per poi specializzarsi e affinarsi ulteriormente intorno ai 16/18 anni.

La capacità di coordinazione negli sport è importante, ma lo è anche per le quotidiane attività di vita.

Pensiamo alla prima volta che abbiamo cercato di far entrare la palla dentro al canestro, oppure quando abbiamo cercato di buttare giù una fila di barattoli o di birilli, o di tirare la palla in porta.

Osserviamo i bambini che iniziano a disegnare o a colorare un foglio, com’è il movimento? Oppure quando iniziano a scrivere le prime parole nella scuola primaria, quanto è difficile stare sul rigo (o dentro al quadrato) di scrittura.

Altre azioni in cui è richiesta la coordinazione? Tagliare la carne, lavarsi i denti, allacciarsi le scarpe, digitare sulla tastiera del PC, usare il mouse, ecc.

Coordinazione e prassia vanno di pari passo. Incoraggiare e sostenere le esperienze motorie, non arrendersi alle difficoltà.

[Fonte testo: Massimiliano Briganti, educatore professionale]

[Fonte immagine: http://www.woman.thenest.com/ ]

 

 

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