La resilienza è una delle molteplici risorse dell'essere umano.
La capacità di riuscire a vivere nonostante le avversità.
La fine di una relazione importante, la perdita del lavoro, la morte di una persona cara, ecc. sono tutte esperienze di vita che mettono a dura prova l’equilibrio psicologico di un essere umano. Alcuni si adattano presto, altri richiedono un processo più laborioso e faticoso.
Sarà capitato senz’altro a molti di incontrare, leggere oppure ascoltare storie di persone che si sono arrese alle difficoltà incontrate o magari di altre che invece sono state più resistenti e ce l’hanno fatta. Questa forza interiore si chiama “resilienza”.
Inizialmente tale termine era utilizzato per indicare la proprietà che alcuni materiali avevano di conservare la propria struttura o di riacquistare la forma originaria dopo essere stati sottoposti a deformazione, poi è stato adottato dalla psicologia per connotare la capacità delle persone di far fronte agli eventi stressanti o traumatici e di riorganizzare in modo positivo la propria vita. Si tratta di un’attitudine individuale, dinamica e positiva, offre risposte flessibili che si adattano alle diverse circostanze ed esigenze del momento.
La resilienza in psicologia è spesso definita come “la capacità di riuscire a vivere e a svilupparsi positivamente, in modo socialmente accettabile, a dispetto di uno stress o di una avversità che comporta un rischio grave di un risultato negativo. La resilienza si riferisce ad un processo complesso risultante da un’interazione tra la persona e il suo ambiente.”
Questa capacità generalmente risulta iscritta nel proprio patrimonio genetico e può rafforzarsi o indebolirsi in base alle esperienze di vita. L’essere umano ha delle risorse davvero incredibili, spesso sottovalutate o addirittura ignorate.
I fattori che proteggono e incoraggiano la resilienza sono: il buon attaccamento alla famiglia, la stabilità della rete sociale, i tratti caratteriali (fiducia, ottimismo, flessibilità, apertura, ecc.), la buona autostima, avere degli interessi e degli obiettivi da raggiungere e altri ancora.
Essere resilienti però non significa essere infallibili, bensì essere disposti al cambiamento quando si presenta la necessità; correggere la direzione delle proprie azioni; inoltre non rende immuni dalla sofferenza. L’uso positivo della resilienza comporta l’idea di intraprendere un nuovo percorso che permette di trasformare il dolore in un’esperienza di apprendimento e di crescita.
Per approfondire l’argomento:
Educarsi alla resilienza – E. Malaguti (Ed. Erickson)
La forza d’animo – A. Oliverio Ferraris (Ed. Rizzoli)
Costruire la resilienza – B. Cyrulnik (Ed. Erickson)