Viaggio al centro della persona con i Mandala
Forme e colori per ritrovare l'armonia dentro se stessi.
Lo splendido rosone della Cattedrale di Notre Dame di Parigi, richiama molto l’idea dei mandala. Questo termine in sanscrito, ha il significato di “cerchio con un punto centrale” e “contenitore dell’essenza”.
Si tratta di disegni formati da cerchi, triangoli, quadrati e altre figure geometriche; solitamente sono circolari e simmetrici, ma possono avere anche altre forme. Sono figure simboliche che si ritrovano spesso nella religione Buddhista e Induista. Secondo tali culture, i mandala rappresentano il cosmo, come questo si è formato seguendo diversi possibili percorsi della vita.
Secondo Carl Gustav Jung possono essere paragonati al Sé, o meglio, è il viaggio che l’essere umano svolge dal Sé verso il mondo esterno e viceversa. E’ la manifestazione del profondo.
Colorare mandala può essere considerato un esercizio di meditazione, di rilassamento. Serve per riportare al centro l’energia dell’individuo e di darle ordine. Di conseguenza induce calma, silenzio, stimola la creatività e l’equilibrio tra le forme e i colori. E’ funzionale per stare nel “qui e ora”, per sviluppare la concentrazione e l’attenzione.
La persona che si dedica a colorare i mandala, dovrebbe scegliere un luogo tranquillo, senza rumori, senza interruzioni e interferenze. Si tratta di un lavoro armonico, preciso, lento, curato. La scelta dei colori avviene di volta in volta, in base a ciò che l’autore prova in quel momento.
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[Fonte testo: il sito sopra citato.]
[Fonte immagine: http://www.maestramarta.altervista.org/ ]