Bagno di fieno: cos'è e quali sono i suoi benefici.
Una tradizione secolare, praticata anche oggi.
Era la seconda metà del 1800, quando B. M. Lersch, medico di Aquisgrana, scrisse un libro sulla Balneologia. Qui raccontò ed esaltò i benefici degli impacchi, dei decotti, ma anche dei bagni di fieno.
Agli inizi la pratica era realizzata in maniera molto primitiva: in un grande mucchio di fieno veniva scavato un buco, tale che la persona si potesse sdraiare. Il corpo era completamente ricoperto e si attendeva che avesse inizio la sudorazione. La persona rimaneva nel bagno di fieno finché riusciva a resistere al calore.
Oggi, il bagno di fieno è ancora in uso negli stabilimenti termali o nelle beauty farm. Seguono sempre la tradizione, ma sono migliorate le attrezzature. Ci sono delle comode vasche in cui viene messo il fieno e in cui le persone riposano tranquillamente, controllate da personale specializzato.
All’inizio questo trattamento era utilizzato soprattutto per i disturbi reumatici, in seguito, con gli studi appropriati, sono stati rilevati altri numerosi benefici sul corpo: favorisce la circolazione sanguigna, stimola il metabolismo, rafforza il sistema immunitario, è disintossicante e rilassante.
Il fieno migliore è quello degli alpeggi altoatesini, che presenta la stessa qualità di un tempo. Le erbe alpine, oltre 40 diversi tipi di piante, crescono in maniera naturale, in luoghi distanti dall’inquinamento e dalle strade pubbliche, a quote superiori ai 1700 mt sopra il livello del mare.
Durante il periodo di massima fioritura, i prati vengono mietuti una sola volta, preferibilmente a mano. Generalmente l’operazione di taglio avviene nelle prime ore del mattino, quando i raggi del sole sfiorano le vette delle montagne. Il prodotto ottenuto viene conservato pulito e aerato costantemente.
Per approfondire e per trovare le strutture in cui viene praticato il vero bagno di fieno visita il sito http://www.badlkultur.it/
[Fonte testo e immagine: il sito sopra citato.]