Le difficoltà di chi sopravvive ad un evento traumatico
Cosa succede nella mente umana?
Un attentato terroristico, un incidente automobilistico, un disastro naturale, una violenza, un’aggressione o uno scippo, sono soltanto alcuni esempi di eventi traumatici che lasciano cicatrici nell’anima di chi è riuscito a sopravvivere.
Un evento traumatico ha alcune caratteristiche peculiari: 1) deve avvenire in maniera improvvisa e imprevista, la persona non si aspetta e non sospetta niente; 2) coinvolgimento diretto del soggetto, ne è la vittima oppure assiste all’evento; 3) implica una grave minaccia per la salute o la vita, propria o di altri.
L’individuo si trova a vivere una situazione alienante, che lo paralizza e lo trova indifeso. Può udire forti boati e rumori, urla di persone coinvolte; può trovarsi immerso nell’oscurità o vedere intorno a sé feriti o assistere alla morte di qualcuno; può percepire odori sconosciuti e irritanti. Vive la forte sensazione di pericolo per la sua incolumità, di impossibilità di trovare una via d’uscita, di terrore di morte.
Gli esperti spiegano che possono esserci diversi effetti. Nelle ore e nei giorni successivi all’evento, emergono: confusione mentale, difficoltà di concentrazione e nel sonno, labilità emotiva, ansia, irritabilità, ipervigilanza, irrequietezza motoria.
Il soggetto può sperimentare un distacco sia cognitivo che emotivo, è come se fosse vissuto in un mondo irreale, in una sorta di brutto sogno, non crede possibile quanto è accaduto.
La risoluzione di questo trauma è diverso da soggetto a soggetto, in base alle caratteristiche di personalità; differente è anche la tempistica, ossia chi impiegherà minore e maggior tempo nel superare lo shock. Tale processo può essere disturbato dai fenomeni di intrusione ed evitamento. Nel primo caso, l’individuo non riesce a liberarsi dalle immagini, pensieri e sentimenti dell’episodio. Nell’evitamento invece, il soggetto tenta di inibire i ricordi, stando lontano dal luogo fisico o dalle persone o circostanze che hanno causato l’evento.
Nel corso del tempo, l’individuo tende ad elaborare progressivamente l’accaduto, accettando l’esperienza, e piano piano riprende le proprie attività. Per altri invece può essere più difficile, in tal caso si parla di Disturbo post-traumatico da stress.
Le strategie di intervento sono molteplici e consistono nella focalizzazione del problema, nella stimolazione di pensieri rassicuranti, nella razionalizzazione e nel distanziamento progressivo. Possono essere rivolte esclusivamente al sostegno dell’individuo oppure coinvolgere il nucleo familiare.
Il soggetto che vive un’esperienza traumatica, deve trovare immediatamente un aiuto, affinché possa elaborare le emozioni negative e recuperare le proprie risorse psicologiche.
[Fonte testo: periodico Psicologia Contemporanea]
[Fonte immagine: http://www.ultimate-survival-training.com/ ]