Rimpianti e rimorsi, spesso sono collegati al senso di colpa
Ci tengono legati al passato. Come liberarsene?
Il rimpianto è legato ad un’occasione perduta, oppure al ricordare con nostalgia e rammarico, persone, luoghi, situazioni, cose di un tempo. Il rimorso è il tormento che si prova per aver fatto o detto qualcosa di male. Il senso di colpa nasce da un eccesso di autocritica ed è alimentato dai rimpianti e dai rimorsi.
Tutti e tre sono sabotatori della vita presente. Il nostro corpo e la nostra mente sono imprigionati da queste catene, che compromettono l’azione e il libero pensiero.
I rimorsi e i rimpianti hanno origine nel passato della persona. Legati a uno o più episodi della vita. Dobbiamo ricordare che nessuno, al momento della nascita, ha ricevuto il libretto d’istruzioni su come condurre la propria vita. Ed è impensabile trovare sempre un riparo sicuro dalle tentazioni dell’esistenza.
E’ altrettanto impossibile tornare indietro nel tempo. Tuttavia continuare a rimuginare non porta da nessuna parte, anzi alimenta ancora di più questi sentimenti.
L’unico strumento che l’essere umano ha a disposizione è il perdono, anche di se stessi. Ma deve essere un perdono vero, che nasce da dentro. In questo modo libera il cervello e il corpo dai blocchi energetici. Spesso le persone sono molto severe con se stesse; l’autoindulgenza è quella più difficile da realizzare.
La razionalità è necessaria per analizzare quanto è accaduto. Il soggetto può mettere “nero su bianco”, ossia scrivere tutti i particolari di quel determinato episodio; così facendo porta fuori di sé il peso della coscienza. Meglio se tale gesto è spontaneo, non occorre forzare i tempi.
Accettare la propria imperfezione. In realtà nessuno è perfetto e commettere errori è possibile. Con questo non significa che ognuno può fare o dire ciò che vuole, tanto poi c’è il perdono e l’indulgenza.
Ogni persona deve trarre insegnamento dagli episodi della vita. E’ importante fare sempre un’autoanalisi, per conoscersi di più.
Ma il perdono funziona sempre? Ovviamente molto dipende da cosa è successo e dalla gravità dell’episodio.
[Fonte testo: Massimiliano Briganti, educatore e psicomotricista funzionale]
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