Le intelligenze multiple di Gardner

Le intelligenze multiple di Gardner

Qual è la tua intelligenza?

In psicologia, uno dei concetti più difficili da spiegare è quello di intelligenza. Inizialmente, i primi studiosi la ritenevano un’attività specifica della mente, in seguito è stata inquadrata come un fattore generale, che comprende differenti funzioni psichiche, come ad esempio: l’adattamento alle nuove situazioni, l’intuizione, la creatività, la capacità di risolvere i problemi e di apprendere.

Quindi è possibile riassumere il concetto di intelligenza considerandola una capacità intellettiva che consente all’individuo di affrontare in maniera adeguata e funzionale le situazioni con cui viene in contatto.

All’inizio del 1900, gli psicologi francesi Binet e Simon, a seguito di ricerche e studi, realizzarono uno strumento che era in grado di stabilire il quoziente intellettivo (il famoso Q.I.) di una persona. Il loro metodo consisteva in una serie di prove attitudinali, con difficoltà graduale. Al termine la persona totalizzava un determinato punteggio. Questo numero diviso per l’età cronologica e moltiplicato per cento, forniva il Quoziente Intellettivo.

Più tardi, lo psicologo Howard Gardner, nella sua famosa opera Fomae Mentis, sosteneva che il Q.I. prediceva il livello di abilità del soggetto nell’affrontare le materie scolastiche, tuttavia non consentiva di prevedere i risultati ottenuti nella vita. La persona poteva avere scarse abilità scolastiche, ma essere abile nell’affrontare problemi e situazioni nella vita in generale.

Gardner aveva elaborato un modello fondato sull’ipotesi che potessero esistere non una sola intelligenza, bensì una pluralità di intelligenze. In virtù della trasmissione ereditaria, di un’educazione e stimolazione ambientale adeguata, nonchè di una costante interazione tra questi fattori, ogni individuo dovrebbe essere in grado di sviluppare la personale intelligenza.

Vediamo le intelligenze multiple di Gardner:

Linguistica: sensibilità ai suoni e ai significati delle parole, predilezione per il linguaggio e per le sue differenti funzioni. Tipica di poeti, scrittori, giornalisti.

Logico-matematiche: abilità nel confrontare, valutare e realizzare connessioni logiche fra vari elementi, capacità di seguire lunghe catene di ragionamento. Tipica di matematici e scienziati.

Musicale: sensibilità nell’ascoltare e nel distinguere altezza, ritmo e timbro musicale, abilità nell’espressività musicale. Tipica di compositori e musicisti.

Spaziale: capacità nel percepire in maniera accurata il mondo visuo-spaziale e saperlo riprodurre anche in assenza di stimoli fisici. Tipica di navigatori, scultori, architetti.

Corporeo-cinestetica: abilità di usare agilmente il corpo, manipolare con destrezza gli oggetti, sia per un utilizzo pratico che espressivo. Tipica di atleti, danzatori.

Interpersonale: capacità di individuare e interpretare gli stati d’animo e i sentimenti altrui, nonché di rispondere in modo appropriato all’emozioni in una relazione di vario genere. Tipica di psicologi, insegnanti, operatori sociali, venditori.

Intrapersonale: capacità di profonda introspezione, abilità di usare l’autoconoscenza come guida all’azione propria e altrui. Tipica di psichiatri, medici, capi religiosi.

In tempi più recenti sono state aggiunte altre tipologie: naturalistica, esistenziale, emotiva (quest’ultima è stata elaborata da Daniel Goleman).

[Fonte testo: Formae Mentis. H. Gardner, Manuale di psicologia dello sviluppo. A cura di A. Fonzi, Intelligenza emotiva. D.Goleman]

[Fonte immagine:  http://www.openthinklabs.com/ ]

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