Volontariato e solidarietà, grandi valori della vita sociale
L'attenzione al bisogno di chi vive nel disagio.
Individualismo, rincorsa frenetica al benessere economico e materiale, il primato dell’avere sull’essere, sono elementi piuttosto ricorrenti nell’epoca attuale. Ecco che la solidarietà e il volontariato emergono come valori preziosi e rari.
La solidarietà ha significati davvero profondi. Vuol dire entrare nel vivo delle sofferenze altrui, entrare in contatto con le miserie morali e sociali presenti all’interno della propria comunità o del proprio territorio. Vuol dire tutelare le persone più deboli. Significa volgere l’attenzione verso coloro che vengono emarginati dall’egoismo e dall’indifferenza umana.
Nel tempo si sono moltiplicati i gruppi di persone che hanno come obiettivo la solidarietà. Molti creano assemblee, promuovono monitoraggi sul territorio, organizzano attività umanitarie sia a livello locale, sia a livello nazionale che internazionale.
Legato al concetto di solidarietà, troviamo anche quello di volontariato. Si può dire che forse ne è l’espressione più alta.
Il volontariato spesso collabora con le istituzioni del settore terziario, come soluzione alternativa e nella promozionedelle fasce più deboli di una comunità.
Si può partire dal fare qualcosa per i poveri; riguarda l’aiuto occasionale e comunque risolutivo in certe situazioni, ad esempio: visite domiciliari, accompagnamento e assistenza nelle incombenze quotidiane, ascolto e sostegno psicologico, aiuto per la ricerca di un alloggio, ecc.
I volontari si impegnano nel mettersi sullo stesso piano di coloro che vivono un disagio, camminano con loro, ma nello stesso tempo svolgono una importante azione di supporto.
E’ necessario che il volontario sviluppi determinate capacità:
attenzione al bisogno specifico dell’altro e cercare una soluzione adeguata per sostenere il disagio;
lavorare sulla prevenzione, ossia agire prima che il problema diventi un fenomeno complesso;
disponbilità a mettersi in discussione;
capacità di modificare le proprie risposte in base agli eventi;
capacità di ascolto;
sensibilità;
impegno nella formazione personale, ossia acquisire e aggiornare continuamente gli strumenti di intervento.
[Fonte testo: Massimiliano Briganti, educatore e psicomotricista funzionale]
[Fonte immagine: http://www.serviziovolontarioeuropeo.it/ ]