Alessitimia, uno stato dell'essere senza sentimenti
Alcune persone, interrogate circa le loro emozioni, restano senza parole.
Questo termine è stato coniato molto tempo fa per descrivere l’insieme di caratteristiche cognitive ed affettive rilevate in coloro affetti da disturbi psicosomatici. “Alessitimia” deriva dal greco e significa letteralmente “mancanza di emozioni”.
Più che mancanza vera e propria, c’è una incapacità o difficoltà di descrivere le emozioni che vivono. Non riescono a mettere a fuoco il tipo di sentimento provato, sono incapaci di descriverlo a parole. Si tratta di persone che quando qualcosa stimola un’emozione, ne rimangono sconcertate. Si sentono travolgere e causa loro molto disagio.
Spesso si lamentano di problemi fisici, che non riescono a definire; in realtà il loro disagio non è corporeo bensì emotivo. In ambito psichiatrico si parla di somatizzazione, fenomeno che indica la confusione fra sofferenza psicologica con un problema fisico.
La malattia psicosomatica si associa proprio ad una evidente difficoltà di esprimere i sentimenti. Gli esperti riferiscono che pazienti interrogati circa le loro emozioni, tendono a offrire risposte molto vaghe. Forniscono descrizioni molto particolari delle situazioni stressanti che accadono esternamente, ma non son capaci di esprimere cosa sentono.
L’alessitimia è caratterizzata da alcune componenti ben precise: 1) difficoltà di distinguere le emozioni e di discernere le reazioni somatiche; 2) difficoltà nel descrivere il proprio sentire, dimostrata anche dal linguaggio spesso “incolore” e limitato; 3) scarsa capacità immaginativa; 4) compromissione della sfera affettiva e cognitiva; 5) causalità esterna degli avvenimenti emotivi.
Vengono anche evidenziati distacco e indifferenza, mancanza di empatia, evitamento sociale, tendenza al conformismo, postura e motricità rigide. Proprio perché hanno poca dimestichezza con le emozioni, i soggetti alessitimici possono esprimerle in maniera esagerata rispetto alla situazione reale.
[Fonte testo: I meccanismi di difesa. V. Lingiardi, F. Madeddu. Intelligenza emotiva. D. Goleman.]
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