L'aromaterapia: per un effetto rilassante o per risvegliare i sensi

L'aromaterapia: per un effetto rilassante o per risvegliare i sensi

Inalazioni, massaggi, fumenti e bagni caldi.

L’essere umano, fin dai tempi antichi, è rimasto affascinato dai profumi emanati dall’ambiente. Le piante, i fiori, le cortecce degli alberi, rilasciano naturalmente i loro aromi nell’aria generando una sensazione di benessere. Allontanandosi sempre più della natura, l’uomo ha imparato ad estrarre gli oli essenziali dai vegetali. Tali sostanze sono impiegate per la realizzazione di impacchi, fumenti, bagni e massaggi.

Le civiltà del passato, gli arabi, i fenici, i greci, gli egizi, attribuivano ai profumi un potere sacro, magico, erano collegati in qualche maniera al mondoo degli dei. Alcuni ritenevano che fosse gli aromi fossero il mezzo di comunicazione tra gli umani e le divinità.

L’aromaterapia sfrutta proprio la profumazione degli oli essenziali estratti dalle varie parti della pianta: fiori, foglie, radici. Gli aromi percepiti dal sistema olfattivo, a sua volta collegato con il cervello, produce degli effetti sull’organismo e sugli stati d’animo.

Esistono profumazioni che generano un rilassamento e altri invece che, come si suol dire, risvegliano i sensi.

E’ noto che l’odorato è uno dei primi meccanismi sensoriali che si attivano nell’essere umano dopo la nascita. Le modalità sensoriali del tatto, del gusto e dell’udito, sono già state sperimentate durante gli ultimi mesi di gravidanza. Una volta nato, il bambino impara prestissimo a riconoscere l’odore materno.

In un esperimento, si poneva nella culla di bambini nati da pochi giorni, alternativamente a destra oppure a sinistra della testa, un batuffolo di cotone imbevuto di latte materno, mentre dal lato opposto ne veniva messo un altro con il latte di un’altra donna. E’ stato così dimostrato che il bambino voltavano la testa verso l’odore familiare della propria madre.

Quindi il ruolo svolto dai profumi è quindi importante ai fini del comportamento. L’olfatto nell’uomo riesce a percepire odori a concentrazioni piccolissime, per cui si è capaci di riconoscere un gran numero di aromi. Ovviamente c’è un completo coivolgimento del cervello, sia a livello di elaborazione che di memoria.

Ad esempio, alcuni studi effettuati negli anni, hanno dimostrato che le persone che fumano e che bevono spesso alcolici, questa sensibilità viene perduta.

L’aromaterapia si è diffusa rapidamente, grazie alle numerose ricerche effettuate nel tempo. L’uso degli oli essenziali viene effettuata sia per via interna che per via esterna. Ad esempio, inalazioni, suffimigi, bagni caldi, sauna, sono i mezzi principali e più freuenti che interessano le vie respiratorie.

Ricordiamo che gli oli essenziali sono realizzati per distillazione e contengono in quantità super concentrate le varie parti del vegetale.

Ecco alcuni esempi di impigo degli aromi: Per il mal di gola: lavanda, sandalo, geranio e cannella. Per il raffreddore: eucalipto e cipresso. Per gli stati d’ansia: menta, lavanda, salvia, bergamotto. Per l’insonnia: melissa, fiori di arancio amaro, tiglio, cipresso e rosa. Per risvegliare i sensi: sandalo, ambra e cannella.

Le soluzioni sono davvero tante.

Come sempre vale la regola di non improvvisare. Se desideriamo profumare una stanza, qualche goccia nel diffusore non fa male, però assumerle per via orale o come unguento o disperse nella vasca, entrano direttamente nell’organismo e possono causare reazioni allergiche. Quindi massima cautela, meglio chiedere consiglio a chi ne sa di più.

[Fonte testo: http://www.riza.it/  http://www.erbeofficinali.org/  ] 

[Fonte immagine:   http://www.gentlewavesrc.com/ ]

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