Mononucleosi infettiva, nota anche come malattia del bacio

Mononucleosi infettiva, nota anche come malattia del bacio

Come prevenirla e affrontarla.

Si tratta di una malattia virale e contagiosa, può avere una durata abbastanza lunga, si parla addirittura di alcune settimane. Costringe la persona interessata a rimanere a casa, rimandare lavoro, sport e uscite. Non è una vera e propria quarantena, ma ci sono degli accorgimenti da tener ben presente, sia per non peggiorare la propria situazione, né per infettare gli altri.

Ogni soggetto ha tempi diversi per combattere le malattie, occorre comunque munirsi di pazienza.

La mononucleosi si trasmette principalmente attraverso la saliva, però anche un colpo di tosse o uno starnuto possono essere fatali, così come l’uso comune di una bottiglia d’acqua, un bicchiere o le posate. Per igiene sarebbe meglio non condividere MAI questi oggetti.

Questa malattia si caratterizza per la presenza nel sangue di un numero eccessivo di monociti  o globuli bianchi. E’ provocata dal virus Epstein-Barr (dal nome dei medici americani Albert Epstein e Murray Barr che si sono occupati di questa patologia), fa parte della famiglia Herpes Virus.

Generalmente, la mononucleosi in sé non è grave, mentre lo possono essere le complicazioni. Fra quelle più pericolose e frequenti citiamo problemi e ingrossamento della milza e del fegato; invece le complicanze meno frequenti, ma non da sottovalutare, comprendono l’anemia, il gonfiore delle tonsille, i problemi cardiaci, ecc.

Questa patologia si presenta con: febbre, mal di testa, deglutizione dolorosa dovuta al gonfiore delle tonsille, stanchezza, ingrossamento dei linfonodi delle ascelle e del collo, eruzione cutanea. Quando sono evidenti questi sintomi è assolutamente necessario chiamare il medico per fare la diagnosi e predisporre la terapia di adeguata.

Una volta effettuata la visita, il medico potrà ordinare gli esami ematici per avere una ulteriore conferma.

Le donne che contraggono la mononucleosi durante la gravidanza devono rivolgersi immediatamente al medico o al ginecologo per scongiurare gravi conseguenze al bambino.

Al momento non esiste una cura specifica, gli antibiotici non hanno alcun esito positivo nelle infezioni virali, il medico si limita a prescrivere riposo, dieta equilibrata e reintegro dei liquidi persi con acqua e succhi di frutta.

[Fonte testo: http://www.farmacoecura.it/ ]

[Fonte immagine: http://www.medicinenet.com/ ]

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