Le macchie della cute: un inestetismo abbastanza diffuso
Il dermatologo fa la diagnosi e propone il trattamento più indicato.
Le macchie cutanee, chiamate anche discromie, si formano a seguito di una elevata produzione di pigmento di melanina. All’origine è possibile trovare differenti cause di tipo genetiche e/o ambientali. Ne sono responsabili: l’invecchiamento, i danni provocati da una eccessiva esposizione al sole e una inadeguata protezione ai raggi solari, l’uso di alcuni tipi di cosmetici, i livelli ormonali, ecc.
Esse si presentano a forma tondeggiante, di colore leggermente più scuro rispetto alla carnagione. Appaiono su volto e mani, ma anche sul resto del corpo.
I dermatologi non si risparmiano nel suggerire l’uso di creme e prodotti protettivi per difendersi dal sole. Suggerimento valido non soltanto per coloro che sono maggiormente sottoposti alla formazione di macchie cutanee, è utile per tutti.
Essendo un inestetismo abbastanza diffuso, lo specialista, dopo un accurato esame della cute, potrà offrire la soluzione più opportuna. Intanto occorre distinguere le macchie dai nei. Quest’ultimi, in molti casi, devono essere rimossi chirurgicamente, invece l’iperpigmentazione della pelle può essere affrontata con un trattamento meno invasivo.
E’ necessario anche distinguere macchie cutanee superficiali e profonde. In base alle caratteristiche si possono prevedere diversi tipi di intervento, dai prodotti con sostanze depigmentanti al peeling chimico, dalla crioterapia alla luce pulsata oppure il laser. Il dermatologo potrà integrare l’intervento topico con una terapia farmacologica.
Questi trattamenti vengono eseguiti dagli specialisti in ambulatorio. Solitamente non sono procedure dolorose, è il medico che, una volta effettuata la diagnosi, stabilisce il numero di sedute necessarie per risolvere la situazione. Ovviamente non è possibile generalizzare, poiché ogni caso è diverso.
L’accortezza che usualmente viene sottolineata dal dermatologo è di non esporsi al sole o al solarium per qualche settimana dopo l’intervento.
[Fonte testo: http://www.farmalem.it/ ]
[Fonte immagine: http://www.ies-medical.com/category2-Dermatology ]