Il comportamento sessuale degli adolescenti

Il comportamento sessuale degli adolescenti

Mamma e papà alle prese con sessualità e affettività dei figli.

Parlare di sesso con i figli è sempre stato difficoltoso per i genitori, è un vero e proprio tabù. In passato, per affrontare tale argomento, mamma e papà traevano supporto dalle classiche enciclopedie mediche presenti in molte case, oppure dai libri di scienze dei figli o si rivolgevano al medico di famiglia.

Oggi la nudità femminile e maschile è presente ovunque. Internet, con immagini e filmati più che espliciti, ha sostituito i genitori in questo arduo compito. Ma le problematiche legate alla sessualità dei figli adolescenti sono tutt’altro che risolte.

Sappiamo molto bene che lo sviluppo puberale segna l’acquisizione della capacità riproduttiva adulta. E’ proprio in questo periodo della vita che i ragazzi e le ragazze iniziano a confrontarsi con una sessualità più matura e devono imparare a viverla all’interno di una relazione tra pari.

Gli adolescenti sono chiamati ad accettare le nuove sensazioni genitali e a saper trarre piacere dalle esperienze sessuali, ma anche saper controllare i propri impulsi, ad integrarli in una relazione affettiva, tenendo presenti le esigenze dell’altra persona, nonché a valutare le conseguenze del proprio comportamento sia sul piano relazionale che riproduttivo.

I costumi sociali e sessuali sono molto cambiati, anche in termini di tempistica. Oggi tutto avviene precocemente. Spesso gli adolescenti si lasciano travolgere dalle nuoce sensazioni che il corpo può offrire loro. Iniziano l’attività sessuale in un quadro di scarso coinvolgimento affettivo, si trovano a vivere relazioni superficiali e promiscue.

Si parla tanto di “educazione sessuale”, ma poco viene fatto. Tale compito è delegato spesso al mondo del web. Collegarsi in rete, fare una domanda su qualche motore di ricerca, guardare immagini e filmati, talvolta è forviante e davvero poco esaustivo.

Il comportamento sessuale nella pubertà dovrebbe essere presentato, certamente, come una fisiologica maturazione psicofisica, come fonte di piacere, come capacità di sapersi relazionare con l’altro, ma è opportuno affrontare anche i rischi relativi, come ad esempio le malattie sessualmente trasmissibili e le gravidanze inaspettate. E’ necessario parlare anche degli strumenti per salvaguardarsi, ossia i metodi contraccettivi.

Alla fine degli anni ’60, grazie alle numerose scoperte di farmaci e antibiotici, le malattie sessuali sembravano debellate una volta per tutte. Ma negli anni ’80, con la comparsa dell’AIDS, il quadro ottimistico è crollato paurosamente. Anche la gravidanza precoce ha un risvolto molto serio su vari piani: fisico, psicologico e sociale. Le difficoltà possono essere notevoli. In questi casi l’attività sessuale rischia di non agevolare lo sviluppo dell’identità sessuale e non costituisce un momento di crescita, né di promozione del benessere dell’adolescente.

Il comportamento sessuale dei maschi e delle femmine viene vissuto in maniera diversa. La famosa “prima volta” nei maschi tende a promuovere un’immagine di sé positiva. I ragazzi che ritardano tale esperienza sono visti come insicuri e poco “attraenti”. Il fattore autostima è presente anche nelle ragazze, ma sono più sottoposte a stress e depressione, perché riescono per prime a collegare l’affettività alla sessualità. Inoltre sembrano gravate da una responsabilità maggiore legata al farsi carico della contraccezione e della gravidanza.

La famiglia svolge un ruolo fondamentale anche nell’educazione sessuale. E’ necessario parlare con i figli, affrontare serenamente l’argomento sesso, meglio se passando da un’educazione all’affettività. Educare alla comunicazione, alla condivisione e al rispetto dell’altro, senza la necessità di accorciare i tempi, o di sopraffare il partner.

E’ doveroso anche informare i figli dei metodi contraccettivi per scongiurare i rischi di un’attività sessuale occasionale e promiscua.

Quando l’attività sessuale segue i tempi fisiologici di maturazione fisica e psicologica, quando avviene in situazioni relazionali non a rischio, contribuisce alla costruzione e al rafforzamento dell’identità sessuale degli adolescenti.

[Fonte testo: Psicologia Contemporanea. Periodico Giunti]

[Fonte immagine: http://www.medicaldaily.com/ ]

 

 

 

 

 

Potrebbe interessarti anche...