Donare il cordone ombelicale può salvare la vita
Molte sono le patologie curate con le cellule staminali.
Le continue ricerche scientifiche hanno portato alla scoperta dell’importanza delle cellule staminali contenute nel sangue del cordone ombelicale. Nel giro di pochi anni sono nate numerose “bio-banche”, ossia enti pubblici in cui viene raccolto e conservato materiale biologico umano.
L’operazione di prelievo non implica alcun rischio, né per la madre, né per il bambino. Subito dopo il parto, una volta effettuato il taglio del cordone, viene prelevato il sangue, analizzato presso la bio-banca e se risulta idoneo viene congelato.
Le cellule staminali, fondamentali nei consueti processi di rigenerazione del sangue, sono “emopoietiche”, cioè capaci di riprodurre i componenti essenziali del sangue: globuli rossi, globuli bianchi e piastrine. Questa pratica medica ha consentito di curare numerose malattie, come ad esempio: le leucemie, i linfomi, le talassemie, le immunodeficienze e alcuni difetti metabolici.
Attualmente le norme in vigore in Italia, circa la donazione del cordone ombelicale, prevedono una duplice possibilità:
1) la donazione viene effettuata a favore di una struttura pubblica, in questo caso il sangue prelevato in sala parto e consegnato alla bio-banca, diventa subito disponibile per tutti coloro che ne hanno bisogno;
2) la raccolta e la conservazione, a pagamento, delle cellule da utilizzare per necessità della persona che ha effettuato la donazione.
[Fonte: http://www.fondazioneveronesi.it/ http://www.gravidanzaonline.it/ ]