La terminologia applicata alle malattie

La terminologia applicata alle malattie

Conoscere le parole mediche per utilizzarle in maniera appropriata.

Una condizione patologica di solito viene diagnosticata tenendo presente segni e sintomi.  I segni sono alterazioni che possono essere riconosciute da persone diverse dal malato, esempio:  dal medico o dai familiari; i sintomi sono disturbi avvertiti soltanto dalla persona interessata.

Una sindrome è l’insieme di diversi segni e sintomi, presenti nello stesso momento.

Fare una diagnosi significa rilevare e identificare una malattia in base ai segni osservati e misurati  dal medico e ai sintomi riferiti dal paziente. Invece la prognosi, fatta sempre dal medico, si riferisce alla previsione del decorso e delle possibili ed eventuali complicazioni della malattia.

Si parla di malattia acuta, quando segni e sintomi compaiono all’improvviso, hanno una durata breve e scompaiono presto; mentre viene definita cronica, la malattia che si sviluppa lentamente e ha una persistenza protratta nel tempo, talvolta per tutta la vita.

L’eziologia è lo studio che indaga e spiega la causa della malattia. Nel caso in cui non si riesca a risalire alla causa si parla di malattia idiopatica. Invece le patologie che possono essere trasmesse da un individuo all’altro vengono dette contagiose.

La patogenesi è il termine con cui viene indicata la modalità di sviluppo della malattia.

Il periodo compreso tra l’infezione e la manifestazione della malattia, (stadio latente), è chiamato periodo d’incubazione. Segue la fase di evoluzione della patologia fino al raggiungimento del culmine per poi andare verso la guarigione. Il periodo di convalescenza è il tempo necessario per ristabilirsi.

Mentre la remissione della malattia è l’inversione di una malattia cronica, ossia la patologia regredisce progressivamente fino alla guarigione.

Con il termine epidemiologia viene indicato lo studio della comparsa e del contagio delle malattie nella popolazione umana. Se una patologia contagia più persone nello stesso periodo, si parla di epidemia. Invece si definisce endemica la malattia diffusa in un’area circoscritta della terra. Infine la pandemia si ha quando una patologia colpisce vaste regioni geografiche.

[Fonte: Anatomia e Fisiologia. G.A. Thibodeau, K.T. Patton]

    

 

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