Grafologia, la scrittura manuale rivela qualcosa di te

Grafologia, la scrittura manuale rivela qualcosa di te

Una traccia per riconoscere la tua anima.

La scrittura, nata secoli fa, ha cambiato, senza alcun dubbio, il modo di comunicare, ha consentito di tramandare testi antichi, ha permesso di riempire pagine di storia, di leggende e di informazioni.

Ma l’aspetto affascinante della Grafologia è che il tracciato manuale cela l’aspetto più profondo dell’essere. Questa disciplina considera la tipologia dei segni,  armonici, ordinati, oppure disordinati e tremolanti, le dimensioni delle singole lettere, lo spazio occupato sul foglio bianco.

Il grafologo, attraverso l’interpretazione di tutti questi elementi, è capace di leggere le emozioni, la personalità, le potenzialità, di un soggetto.

Sappiamo che la scrittura è uno strumento utilizzato per comunicare, la persona che si prepara ad interagire con lo spazio bianco del foglio di carta, entra, in maniera inconscia, in contatto con qualcuno, a cui è diretto lo scritto. Conseguentemente nello scrivere il messaggio, il mittente proietta tutte le dinamiche e le sollecitazioni che caratterizzano le sue relazioni, in particolar modo con il destinatario.

Il foglio sul quale una persona scrive, diventa lo spazio psicologico in cui deve muoversi. Un tracciato che va verso l’alto, significa spostarsi verso il mondo delle aspirazioni, degli ideali e della spiritualità. Invece, se il tracciato si inclina verso il basso, vuol dire muoversi verso il mondo materiale, degli istinti e delle pulsioni sessuali.

Occupare maggiormente il lato sinistro del foglio, significa essere più attaccati al passato, all’introversione, mentre occupare il lato opposto vuol dire essere più proiettati verso il futuro e l’estroversione.

Anche la forma delle singole lettere nasconde informazioni interessanti. La rotondità rivela un atteggiamento più accogliente, senza molte resistenze. Una grafia spigolosa invece cela una natura meno accomodante, improntata al contrasto con la realtà.

Un tracciato molto curato esprime il bisogno di approvazione, mentre uno confuso segnala una difficoltà a rimanere nel proprio spazio.

Dal tipo di scrittura è possibile intuire anche il movimento che ha permesso quel tracciato. Il movimento esprime il grado di libertà interiore, che naturalmente è il frutto delle esperienze vissute. Per cui abbiamo un movimento raccolto o espansivo, incerto o sicuro, sciolto o rigido, armonico o frammentato.

Così come il ritmo nel tracciare. Una scrittura veloce indica la necessità di agire senza darsi tempo di riflettere; quella lenta mostra un temperamento più riflessivo, ma che ha difficoltà talvolta di giungere alla meta. Un ritmo costante e ben cadenzato è segno di una crescita naturale.

Altro elemento della grafologia è la dimensione delle singolo lettere. Avendo a disposizione le righe di scrittura, se la persona occupa lo spazio oltre quello disponibile, significa che ha un forte bisogno di esprimersi, ma denota anche una grossa estroversione e la tendenza a non tenere conto delle necessità altrui, invade eccessivamente la realtà. Al contrario chi occupa uno spazio minore di quello a disposizione, vuol dire che ha difficoltà ad esprimersi, è più portato ad un’introspezione.

Il grafologo tiene conto anche della pressione esercitata sul piano di scrittura. Una scrittura lieve e quasi filiforme denota una sensibilità elevata, mentre un tracciato grosso indica una notevole capacità di resistenza e di sopportazione.

[Fonte: Riza Psicosomatica]    

 

 

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