AIDS , un fiocco rosso per non dimenticare…

AIDS , un fiocco rosso per non dimenticare…

…di abbassare la guardia.

Erano gli inizi degli anni ’80 quando questa sigla cominciava a girare negli istituti di ricerca di tutto il mondo, quando sui quotidiani si leggeva dei primi decessi causati dal virus HIV. Campagne pubblicitarie ovunque per far conoscere la pericolosità dell’AIDS.

Oggi, 2014, i progressi degli scienziati e dei ricercatori hanno consentito di affrontare al meglio le infezioni. Cocktail di farmaci sembrano tenere sotto controllo la malattia, ma purtroppo non c’è ancora un vaccino che possa sconfiggerla del tutto.

Gli adulti di oggi (quindi i giovani degli anni ’80) si sono saputi adeguare  e organizzare; si sono informati e preso precauzioni. Mentre è la gioventù degli anni 2000 che sembra ignorare la gravità della situazione. Ad esempio l’uso del profilattico è ancora un tabù, chi lo usa può essere etichettato come “sfigato”, oppure si vergogna, invece NO, adottare precauzioni e cautele in questo senso è da veri VINCENTI.

I veicoli di trasmissione sono principalmente il sangue e i fluidi del corpo, come ad esempio lo sperma. Per cui il contagio avviene entrando in contatto con essi, nei rapporti sessuali non protetti, nell’uso di emoderivati infetti, ecc.

Nei primi anni ’80 la sindrome da immunodeficienza acquisita era circoscritta ad alcune tipologie di persone: gli emofilici, gli omosessuali e i tossicodipendenti. Oggi questa classificazione così ristretta non è più valida, poiché ognuno può essere un potenziale sieropositivo se non adotta le precauzioni dovute.

L’AIDS ha un’eziologia virale, la sua gravità consiste nel fatto che l’agente infettivo aggredisce soprattutto le cellule del sistema immunitario.

Si tratta di una malattia cronica, degenerativa, la cui evoluzione è generalmente lenta; gli esperti dicono che possono trascorrere addirittura dieci anni tra l’infezione e il momento in cui la persona sviluppa la malattia. In questo lasso di tempo il soggetto si dice che è sieropositivo, ossia che ha il virus ma non si è ancora sviluppata la malattia.

L’evoluzione della malattia prevede tre fasi:

1) l’infezione primaria o contagio, si tratta di una fase acuta, le cui manifestazioni possono sembrare banali;

2) la fase silente, nella quale compaiono delle alterazioni biologiche che nel tempo amplificano la loro portata;

3) la malattia conclamata, il sistema immunitario è gravemente compromesso, non riesce più ad assolvere alle sue funzioni, inoltre compaiono tumori (linfomi, sarcoma di Kaposi, ecc.)e altre malattie cosiddette opportuniste (polmonite, candidosi digestive, toxoplasmosi, ecc.).

Il nome “opportuniste” deriva dal fatto che le infezioni approfittano della diminuita sorveglianza svolta dal sistema immunitario; sono procurate da germi che circolano già nell’organismo, ma nel momento in cui il sistema immunitario si indebolisce, cominciano a proliferare e di conseguenza a rappresentare un pericolo.

Gli scienziati non si sono scoraggiati nel ricercare tutte le possibili soluzioni per arrivare a creare un vaccino che sia in grado di debellare una volta per tutte l’AIDS.

LA TUA VITA E’ PREZIOSA…DIFENDILA…!

[Fonte: AIDS. L’uomo contro il virus. Di Luc Montagnier]

 

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