Regali di Natale: per molti sono una gioia, per altri un vero incubo
La frenetica corsa al regalo può creare malessere.
Come sempre, negozi e grandi centri commerciali si preparano con grande anticipo per le feste natalizie. Già nel mese di novembre spuntano ghirlande e decorazioni rosso-oro, sugli scaffali dei supermercati arrivano i primi panettoni e pandori, nelle vie principali delle città appaiono le tipiche luminare che saranno accese, in tutto il loro splendore, nei primi giorni di dicembre.
Il mondo del commercio lancia così lo start per l’acquisto dei regali. Però, a mano a mano che ci si avvicina alla data fatidica, aumenta la frenesia dei consumi, l’angoscia di non finire in tempo gli acquisti, il timore di non trovare le idee giuste. Fare shopping non è più un’attività piacevole, rilassante e divertente, bensì un obbligo detestabile e ansiogeno.
Lo scambio dei regali è una pratica antica, che esprimeva l’appartenenza a una comunità o a una famiglia. La regola basilare consisteva nel donare e nel contraccambiare il dono, spesso gli oggetti dovevano avere lo stesso valore. Questo scambio reciproco consentiva di mantenere vive le relazioni sociali. Nel momento in cui si dava inizio allo scambio era difficile uscirne senza essere danneggiati da un punto di vista sociale. Anche la rinuncia alla reciprocità poteva contribuire alla rottura del legame.
Da un punto di vista religioso il Natale celebra la nascita di Gesù e l’importanza della famiglia; da un punto di vista laico il Natale si trasforma in un vero e proprio mercato nel quale viene esercitata la capacità di valutare le merci e i rapporti con gli altri.
Per molti, il valore economico del dono è direttamente proporzionale all’intensità del legame con la persona in questione. Il regalo diventa un misuratore dei legami sociali.
E’ giusto dire che negli ultimi anni, in tempi di restrizioni economiche, la scelta del regalo è calibrato anche sulle possibilità di ciascuno. Ecco che il valore dei legami deve trovare altre vie per palesarsi.
Chi si prepara a fare acquisti dovrebbe domandarsi: che cosa sto offrendo a quella persona?
Inoltre non dobbiamo dimenticare tutti coloro che non amano il rito dello scambio dei regali, anzi il giorno di Natale si trasforma nel giorno più orribile dell’anno. Chi si rifiuta di partecipare ai fasti e ai rituali natalizi rischia di essere bollato come asociale.
L’usanza vuole che il momento magico o tragico dell’apertura dei regali avvenga davanti agli altri. Quindi l’espressione di gioia o di delusione è sotto gli occhi di tutti. I destinatari dei regali devono mostrare in maniera educata il proprio apprezzamento, ma internamente valutano in modo veloce l’utilità, l’importanza nonché il costo e di conseguenza il valore affettivo.
Qual è il tuo rapporto con lo shopping natalizio?
Ti piace fare e ricevere regali?