La tiroide, struttura e funzioni
Cosa succede quando il funzionamento è alterato?
La ghiandola tiroide fa parte del sistema endocrino ed è composta da due grandi lobi laterali connessi da uno stretto istmo, sopra il quale si estende un terzo lobo a forma piramidale. La tiroide è situata nel collo anterolateralmente alla parte craniale della trachea e in vicinanza della laringe.
La sostanza secreta da questa ghiandola è definita ormone tiroideo (TH), che in realtà è costituito da due differenti ormoni, la tiroxina e la triiodotironina.
La tiroide, dopo aver sintetizzato la forma preliminare dei suoi ormoni, ne immagazzina notevoli quantità prima di versarli nel sangue. Questo fatto è abbastanza insolito, poiché nessuna delle altre ghiandole endocrine immagazzina i propri ormoni in qualche forma per rilasciarli successivamente.
L’ormone tiroideo concorre a regolare l’entità del metabolismo di tutte le cellule, unitamente ai processi di crescita delle cellule medesime e alla differenziazione tessutale. Potenzialmente questo ormone può interagire con ogni cellula del corpo.
La tiroide produce anche un altro ormone chiamato calcitonina (CT). Questo controlla il contenuto di calcio nel sangue favorendo la neoformazione di osso da parte degli osteoblasti (cellule dell’osso che contribuiscono alla formazione del tessuto osseo) e inibendo la demolizione di osso da parte degli osteoclasti (cellule dell’osso che contribuiscono alla demolizione del tessuto osseo).
Nella parte posteriore dei lobi tiroidei, troviamo quattro ghiandole paratiroidi, piccoli corpiccioli dalla forma rotondeggiante. L’ormone da loro prodotto concorre a mantenere l’omeostasi del calcio; agisce sull’osso, sui reni e sul tessuto intestinale.
L’azione congiunta degli ormoni tiroidei e paratiroidei è veramente importante per la sopravvivenza in buona salute. La fisiologica eccitabilità neuromuscolare, la coagulazione del sangue, la permeabilità della membrana cellulare, sono funzioni che dipendono dal mantenimento di livelli normali di calcio nel sangue.
E’ possibile però che si verifichino delle anomalie nel lavoro fisiologico della tiroide.
L’ipersecrezione di ormone tiroideo è un sintomo della malattia di Graves. Le persone con questa patologia possono soffrire di una perdita di peso inspiegabile, nervosismo, tachicardia e gozzo esoftalmico (una protrusione dei globi oculari dovuto in parte a edema del tessuto adiposo retrobulbare dell’orbita).
L’iposecrezione è invece causa di mixedema, condizione caratterizzata da una diminuzione dei valori del metabolismo, perdita di vigore fisico e mentale, aumento del peso, perdita di peli, colore giallo sbiadito della pelle.
Nella condizione denominata del gozzo semplice, la tiroide aumenta di volume nel tentativo di compensare la mancanza di iodio nella dieta. Per la sintesi degli ormoni tiroidei è necessaria la presenza dello iodio; la sua mancanza ha come conseguenza la diminuzione della produzione di tali ormoni. Quando la riserva è esaurita, il sistema di feedback tenta di stimolare la tiroide a produrre più ormone tiroideo. Poiché non c’è più iodio utilizzabile per fare ciò, l’unico effetto che se ne ricava è l’aumento volumetrico della tiroide.
Esami del sangue e controlli specialistici sono strumenti essenziali ed efficaci nella prevenzione delle malattie della tiroide.
[Fonte: Anatomia e fisiologia. Di G.A. Thibodeau, K.T. Patton]