Il TchoukBall: gioco, passatempo e sport competitivo
Un'attività piacevole e divertente per stare insieme.
Una partita di TchoukBall viene disputata su un campo regolamentare da due squadre. I giocatori convocati sono in totale 12, però in campo ne troviamo 7, mentre gli altri 5 sono riserve. Esiste anche la versione di 5 contro 5, ovviamente con un campo da gioco più piccolo. Per quanto riguarda i tempi di gioco, ogni partita è suddivisa in tre tempi da circa 15 minuti; fra un tempo e l’altro ci sono 5 minuti di intervallo.
L’attrezzatura necessaria per il TchoukBall comprende: la palla, simile a quella della pallamano; le porte, sono dei pannelli, formati da una intelaiatura e da una cornice metallica, al cui interno è sistemata una rete tesa con degli elastici. Queste porte sono poste alle estremità del campo, con la rete rivolta verso io centro del campo.
Per segnare un punto, il giocatore deve far rimbalzare la palla contro la rete, dopo il rimbalzo la palla deve toccare terra prima che l’avversario riesca a recuperarla.
Si tratta di un gioco di squadra, quindi il rispetto e la collaborazione sono fondamentali, il punto di forza è proprio quello di unire e mescolare le diverse personalità. Ogni partita lega i giocatori gli uni agli altri, il risultato è sempre collettivo.
La nascita del TchoukBall risale circa alla metà del ‘900 seguendo l’idea del biologo svizzero Dr. Hermann Brandt. Egli studiò e sperimentò l’applicazione pratica della conoscenza scientifica nella sfera dell’attività fisica. Fece conoscere il gioco della pallavolo e della pallacanestro femminile in Svizzera.
Secondo il Dr. Brandt, il TchoukBall oltre ad essere un gioco di squadra, combina elementi della pelota basca (gioco spagnolo) e la pallamano, si tratta di uno sport non aggressivo ma che comunque mantiene un’atmosfera di sana competizione.
Per approfondire l’argomento, consulta il sito ufficiale della Federazione http://www.tchoukball.it/
[Fonte: il sito sopra citato.]