Droghe e tossicomanie
Queste sostanze non risolvono i problemi, né regalano la felicità.
Numerose sono le sostanze psicoattive attualmente disponibili; esse si differenziano tra di loro in modo estremamente significativo per gli effetti prodotti in chi le assume.
Le sostanze stupefacenti favoriscono l’instaurarsi della dipendenza, elemento centrale del fenomeno tossicomanico e dei suoi correlati clinici. Con questo termine si intendono un insieme di segni e sintomi fisici, psicologici e comportamentali che caratterizzano il rapporto tra il soggetto e la sostanza.
I caratteri propri della dipendenza sono:
1) Desiderio persistente di assumere la sostanza, con una ricerca continua della sostanza stessa, nonostante la consapevolezza delle conseguenze negative dall’assunzione, con numerosi ed inefficaci tentativi di controllarla.
2) Necessità di aumentare la quantità di sostanza assunta, rispetto alle dosi iniziali, al fine di ottenere lo stesso effetto (tolleranza).
3) Necessità di assumere la sostanza per prevenire l’insorgenza di una sindrome da astinenza, caratterizzata da un insieme di sintomi fisici e comportamentali spesso particolarmente spiacevoli.
4) Rischio di andare incontro a fenomeni di intossicazione e di compromissione relazionale e lavorativa.
Le sostanze psicoattive di più comune impiego sono:
Oppiacei – qui troviamo l’oppio, l’eroina, il metadone, la morfina, queste ultime due sono utilizzate anche a scopo terapeutico. L’intossicazione acuta di oppiacei prevede: ipotensione, brachicardia, depressione respiratoria, stipsi, miosi, nausea e vomito, deficit di attenzione e memoria, riduzione della libido.
Anfetamine – danno una dipendenza notevole, determinano una marcata riduzione dell’appetito, prolungano lo stato di veglia, hanno effetto disinibente; la loro assunzione comporta: irrequietezza, manie di grandiosità, compromissione delle capacità di giudizio, ipertensione, tachicardia, nausea.
Cocaina – la sua assunzione comporta: euforia, grandiosità, ipervigilanza, disinibizione sessuale, deficit di critica, tachicardia, ipertensione, nausea e vomito, meno frequenti allucinazioni uditive, visive e tattili.
Cannabinoidi – comprendono la marijuana e hashish, vengono definite “droghe leggere”, l’assunzione comporta: euforia, compromissione delle capacità critiche, attacchi di panico, tachicardia, iperemia congiuntivale, secchezza del cavo orale.
Allucinogeni – comprendono LSD, mescalina, ecstasy, l’assunzione comporta: allucinazioni, umore che oscilla dall’esaltazione mistica alla grave depressione, fenomeni di iperestesia sensoriale, tremori, tachicardia, incoordinazione motoria.
Inalanti – qui troviamo solventi, colle, detergenti; l’assunzione comporta: euforia, disinibizione, comportamenti aggressivi, incoordinazione motoria, tremori.
L’astinenza da queste sostanze comporta altrettanti malesseri: depressione, ansia, agitazione, insonnia, dolori muscolari, vomito, nausea, diarrea.
Le droghe non risolvono i problemi, di qualsiasi natura; non procurano felicità; non portano divertimento.
Diciamo NO ALLA DROGA!!! con gran voce.