Uno strumento diagnostico importante: la T.A.C.

Uno strumento diagnostico importante: la T.A.C.

Tomografia Assiale Computerizzata…conosciamola.

Questa tecnica consente di esaminare qualunque parte del corpo umano per la diagnosi e lo studio dei tumori e di numerose altre patologie.

Si tratta di un esame radiologico in cui i dati sono raccolti dal passaggio di vari fasci di raggi X nell’area interessata e successivamente elaborati da un computer, in modo da ricostruire un’immagine tridimensionale dei diversi tipi di tessuto.

Spesso, per osservare meglio le fasi vascolari di organi e tessuti, occorre utilizzare un cosiddetto “mezzo di contrasto”, un liquido a base di iodio, che viene comunemente iniettato per via endovenosa. Per specifiche indicazioni sono utilizzati anche altri tipi di contrasto che sono somministrati per via orale oppure introdotto nel retto o in un’articolazione.

La TAC, come accennato, usa i raggi X, per cui questo tipo di esame è controindicato in gravidanza e nei giovani, in cui è importante evitare l’esposizione a radiazioni. La TAC con il liquido a contrasto è controindicato: nelle persone allergiche a questa sostanza, nei soggetti con diabete, con insufficienza renale, epatica e mieloma. Per queste persone esistono altri tipi di esami non dannosi per la loro situazione.

Per eseguire la tomografia computerizzata, non è necessaria alcuna preparazione, a meno che non sia previsto l’uso del mezzo di contrasto, in tal caso occorre che la persona sia a digiuno da almeno 4 ore. In generale viene chiesto di spogliarsi e di togliere tutti gli accessori metallici, che possono alterare il processo di acquisizione delle immagini.

La TAC non ha alcun impatto sulle capacità attentive, per cui chi deve sottoporsi a questo esame può tranquillamente guidare una volta terminato e tornare alle proprie abitudini quotidiane. Inoltre non provoca alcun dolore. Ha una durata di circa 20 minuti.

I rischi immediati della TAC sono imputabili solamente all’iniezione endovenosa del mezzo di contrasto, possono comparire piccole reazioni allergiche che comportano prurito e macchie rossastre sulla pelle; una sintomatologia che durano poco e scompaiono da soli. Viene consigliato di bere molto nelle ore successive all’esame, per facilitare l’eliminazione del liquido di contrasto.

E’ utile ricordare che l’esame prevede l’utilizzo di raggi X, per cui è opportuno non abusarne.

[Fonte: http://www.airc.it/ ]

 

 

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