Ricordare…dimenticare…un viaggio nella memoria umana
Come avvengono questi meccanismi?
La memoria è la funzione psichica che consente di conservare nel tempo informazioni ed esperienze, con la facoltà di poterle rievocare successivamente. Grazie alla memoria siamo in grado di riconoscere un evento come appartenente alla nostra storia individuale e di localizzarlo nel passato.
Quindi tutte le esperienze vissute, che abbiano una forte carica emotiva, lasciano una traccia, producono una modificazione che attivamente influenza gli eventi successivi.
Il funzionamento della memoria prevede tre fasi principali:
1) la codifica, l’informazione arriva in memoria, viene immagazzinata nel sistema, è la fase di acquisizione;
2) la ritenzione, le tracce vengono conservate nel sistema nel corso del tempo;
3) il recupero, è la fase di riattivazione del ricordo, la traccia viene estratta dal sistema.
Gli esseri umani ricordano in tre modi, per mezzo della rievocazione, richiamando alla memoria uno o più elementi appresi; del riconoscimento, si richiama alla memoria un’esperienza, una traccia familiare; del riapprendimento, la possibilità di riapprendere una cosa già imparata in precedenza in un tempo minore rispetto alla prima volta.
…ma dimenticano in due modi per mezzo dell’oblio, è la riduzione progressiva dei ricordi, man mano che aumenta l’intervallo di tempo tra la fase di apprendimento e quella della rivocazione. Da un lato dimenticare può risultare frustrante, poiché la persona vorrebbe poter ricordare tutto, dall’altro però è un’operazione fisiologica utile perché in questo modo il sistema memoria viene ripulito da tutte quelle tracce non più utili e viene lasciato il posto al nuovo.
Questo progressivo dimenticare, può avere cause diverse: il naturale trascorrere del tempo, la presenza di una distrazione al momento della codifica o della rievocazione, l’interferenza con altri ricordi, oppure a seguito di fattori emozionali negativi o traumatici.
L’altro modo di dimenticare è l’amnesia, che prevede la perdita della memoria, o parte di essa, a causa di traumi organici.
E’ importante sapere che la memoria umana è costituita da tre sistemi interconnessi, come se fossero tre grandi contenitori:
1) la memoria sensoriale, permette di ricevere tutte le informazioni tramite gli organi di senso ha un’ampia capacità, però ha una durata molto breve, è facile accedere ai dati e recuperarli, c’è un livello molto scarso di elaborazione del materiale.
2) la memoria a breve termine, alcune informazioni provenienti dalla memoria sensoriale vengono trasferite in questo nuovo spazio, il quale ha una capacità scarsa, ha una durata che arriva fino a 30 secondi, è possibile trattenere le tracce attraverso la ripetizione, anche qui è facile accedere ai dati e recuperarli.
3) la memoria a lungo termine, questo è il contenitore in cui vengono immagazzinate le tracce, le informazioni sono state codificate, hanno ricevuto una valenza emozionale positiva, possono essere ricordati per decenni, l’accesso e il recupero è abbastanza impegnativo, il livello di elaborazione è elevato.
Come poter migliorare la memoria? Si parla di “mnemotecniche”, ossia tutti quegli espedienti che consentono di allenare e rendere migliore la funzione mnestiche. Vediamone alcune: ridurre al minimo le interferenze al momento dell’apprendimento (non studiare con la musica in sottofondo), ripetere o mettere in pratica il materiale imparato, non apprendere tutto subito (non studiare 8 ore al giorno, ma 2 ore per 8 giorni), imparare poesie o canzoni, rendere le informazioni da memorizzare significative, allenare la memoria con giochi di enigmistica.