FAIR PLAY: per uno sport pulito e vincente
La lealtà e il rispetto devono diventare atti concreti.
Lo sport è da sempre sinonimo di divertimento, buona salute, movimento, relazione, spensieratezza, impegno, gioco, allegria, sana competizione, ecc. ma spesso si trasforma in una vera e propria lotta di potere, un voler vincere ad ogni costo, arrivare primi utilizzando percorsi pericolosi per se stessi e per gli altri. E alla fine però si rimane delusi.
Ecco che allora deve essere richiamato alla memoria il cosiddetto “FAIR PLAY”, che esprime concetti positivi per ogni tipo attività sportiva, di qualsiasi livello, dovrebbe essere praticato in ogni Paese e da ogni atleta.
Fair Play ha un significato molto più ampio che “giocare nel rispetto delle regole”, esso incorpora i concetti di amicizia, di rispetto degli altri e dello spirito sportivo. Si tratta di una formae mentis e non soltanto un modo di comportarsi. Comprende la lotta contro l’imbroglio, contro le astuzie al limite della regola, la lotta al doping, alla violenza (fisica, verbale e psicologica), allo sfruttamento, alle disuguaglianze, alla eccessiva commercializzazione e alla corruzione.
Esiste un vero e proprio Codice Europeo di Etica Sportiva, approvato dai Ministri europei responsabili per lo sport. E’ un solido quadro etico, uno strumento per combattere le pressioni che sembrano minare le basi tradizionali dello sport nella società contemporanea.
Il contenuto del Codice del fair play si rivolge agli adulti e alle istituzioni, ma in prospettiva anche ai bambini e ai giovani, affinché ricevano un’educazione improntata sui suoi contenuti. I bambini e i giovani hanno diritto ad uno sport sano e gli adulti devono promuoverlo, incentivando il fair play.
Il fair play riconosce lo sport come attività socio-culturale a carattere collettivo che arricchisce la società e incrementa l’amicizia tra le nazioni. Lo sport viene riconosciuto anche come attività individuale che offre l’opportunità di conoscere se stessi, esprimersi e raggiungere soddisfazioni; di ottenere successi personali, acquisire capacità tecniche e dimostrare abilità; interagire socialmente, divertirsi e raggiungere un buon stato di salute.
Il comportamento personale:
1) avere un comportamento esemplare che costituisca un modello positivo per i bambini ei giovani;
2) non premiare in alcun modo i comportamenti sleali, né adottarli personalmente, né chiudere gli occhi su quelli di altri;
3) applicare sanzioni appropriate contro ogni comportamento sleale;
4) garantire che la propria qualificazione sia adatta ai bisogni dei bambini in funzione dei diversi livelli di impegno sportivo.
Le azioni rivolte ai giovani:
1) garantire che la salute, la sicurezza e il benessere dei bambini o dei giovani atleti vengano prima di ogni altra considerazione;
2) far vivere ai bambini un’esperienza di sport che li incoraggi a partecipare per tutta la vita ad una sana attività fisica;
3) evitare di trattare i bambini semplicisticamente come piccoli adulti, essere coscienti sia delle trasformazioni fisiche e psicologiche implicate nella maturazione giovanile sia dell’influenza di questi cambiamenti sulla prestazione sportiva;
4) evitare si suscitare nel bambino aspettative sproporzionate alle sue possibilità;
5) mettere in risalto il piacere e la soddisfazione di fare sport, e non esercitare pressioni indebite o contrarie al diritto del bambino di scegliere liberamente sulla sua partecipazione;
6) dedicare un interesse uguale ai giovani con maggiore o minore talento; sottolineare e premiare, oltre che i successi agonistici più evidenti, la progressione individuale e l’acquisizione di capacità personali;
7) incoraggiare i giovani e i bambini a elaborare propri giochi con proprie regole, ad assumere i ruoli di allenatore, giudice di gara e arbitro, oltre che quello di partecipante;
8) elaborare propri incentivi e sanzioni per il fair play o per atti di slealtà; ad assumersi la responsabilità personale delle proprie azioni;
9) fornire ai giovani e alle loro famiglie la maggiore informazione possibile sui rischi e sui benefici potenziali relativi al raggiungimento di elevate prestazioni sportive.
Il fair play è essenziale se si vuole promuovere e sviluppare lo sport e la partecipazione.
La lealtà nello sport è benefica per l’individuo, per le organizzazioni sportive e per la società nel suo complesso.
Abbiamo tutti la responsabilità di promuovere il FAIR PLAY, IL MODO VINCENTE
CHI GIOCA LEALMENTE E’ SEMPRE VINCITORE.
[Fonte: http://www.fairplayitalia.it/ ]