Infiammazione della palpebra, altrimenti detto Orzaiolo

Infiammazione della palpebra, altrimenti detto Orzaiolo

Dolore, rossore e gonfiore: i sintomi principali.

Fastidiosa patologia nella zona circoscritta della palpebra. Questa infiammazione è principalmente causata da un’infezione di uno o più follicoli ciliari. Sul bordo palpebrale si forma una zona arrossata, gonfia, dura e dolorante. Somiglia ad un foruncolo.

L’infezione è dovuta alla presenza di batteri penetrati nei follicoli generando del pus e di conseguenza gonfiore e dolore. Magari capita di toccarsi o stropicciarsi gli occhi senza lavare le mani, depositando così dello sporco con le note conseguenze.

Talvolta la grandezza dell’orzaiolo è tale da impedire la corretta visione, il suo peso non consente di aprire perfettamente l’occhio.

E’ possibile distinguere due tipi di orzaioli: esterno, quando il foruncolo cresce lungo il bordo palpebrale, questa è la variante più comune; interno, invece, i batteri sono stazionati nella parte interna della palpebra. Occorre in entrambi i casi agire tempestivamente per dare soluzione al problema, l’orzaiolo non curato potrebbe dare origine alla “calazio”, cioè una cisti dolora che cresce nella palpebra.

L’orzaiolo può essere portato a maturazione applicando sulla zona interessata degli impacchi caldi/umidi di camomilla; il calore, oltre ad attenuare il dolore, favorisce l’eliminazione spontanea del pus. Meglio ripetere gli impacchi 3 o 4 volte al giorno per 5/10 minuti. Attenzione! L’orzaiolo NON deve essere scoppiato con le mani.

Bisogna evitare di sfregare o toccare la palpebra onde evitare il possibile diffondersi dell’infezione.

E’ possibile intervenire anche con farmaci: collirio e pomata a base di antibiotici, applicati direttamente sulla parte interessata. In generale l’orzaiolo, se curato precocemente, può scomparire in un tempo stimato dai 10 ai 14 giorni.

Nel caso in cui non si riesca ad eliminarlo con questi strumenti, allora dobbiamo far intervenire il medico, che eliminerà l’orzaiolo incidendolo con il bisturi oppure inserendo un ago, ma deve essere praticato da uno specialista.

Viene suggerito l’uso di asciugamani personali, in modo da non contagiare altre persone.

[Fonte: http://www.my-personaltrainer.it/ ]

 

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