Si avvicinano i mesi della vendemmia
Ecco l'uva da tavola e l'uva da vino.
Nonostante la notevole meccanizzazione dell’agricoltura, la raccolta, o meglio la vendemmia, resta ancora oggi, in molte parti d’Italia un rito che viene fatto manualmente con grande passione da parte dei viticoltori e dei collaboratori.
Ogni anno si rinnovano i gesti tradizionali, le emozioni del taglio del primo grappolo si ravvivano, i profumi si propagano tra i filari e le cantine inebriando tutti coloro che lavorano instancabilmente. Uomini e donne, giovani e anziani, collaborano dalla mattina alla sera, trafficano facendo spola tra la cantina e il campo, portando cassette e ceste ricolme di uva. Talvolta i bambini affiancano i nonni lavorando fianco a fianco, cantando oppure narrando storie di un tempo.
E’ il momento in cui le aziende si animano per il lavoro in vigna e per selezionare i grappoli migliori. Visitare i vigneti di tutta Italia, partecipare assieme agli esperti vignaioli alla raccolta dell’uva e alle prime fasi di lavorazione.
La raccolta viene fatta sia per l’uva da tavola che per quella da vino. Per essere precisi, è necessario distinguere azioni e prodotti; gli esperti dicono che il termine “raccolta” è maggiormente utilizzato per l’uva da tavola, mentre il termine “vendemmia” viene usato per l’uva da vino.
Mentre per quanto riguarda i tempi, il periodo migliore coincide con la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno, ma varia a seconda della zona geografica in cui si trova il vigneto. Per decidere quale momento è più ottimale dipende dal tipo di vinificazione delle uve raccolte: se il vino deve essere ad alto contenuto alcolico, bianco oppure rosso. Stabilito questo particolare di rilevante importanza è possibile distinguere tre periodi: primo – agosto/settembre; secondo – settembre/ottobre; terzo – ottobre/novembre.
L’uva è un prodotto eccellente nella dieta, ha un potere rigenerante e regolarizza l’intestino. Ha proprietà antiossidanti e antivirali. E’ consigliata in caso di emorroidi, fragilità capillare ed insufficienza venosa. Utile per prevenire l’invecchiamento cutaneo; vanta buone potenzialità migliorative a livello oftalmico.
Per coloro che soffrono di disturbi digestivi sarebbe meglio consumare l’uva senza buccia e senza semi. Mentre in caso di obesità deve essere consumata con moderazione, sconsigliata per i diabetici.
E’ ricca di zuccheri, sali minerali (potassio, ferro, fosforo, calcio, cloro, magnesio, ecc.), vitamine (A, gruppo B, C), tannini e polifenoli.
L’uva può essere consumata come frutto fresco, oppure come componente di una ricca macedonia o ridotta in succo.
Siti per coloro che voglio sperimentare l’atmosfera della vendemmia a contatto con la natura: http://www.toscanago.it/ http://www.movimentoturismovino.it/
[Fonte: http://www.quando.net/ http://www.riza.it/ http://www.my-personaltrainer.it/ ]