Gli scarabocchi…curiosità e significati
Quando la penna vaga liberamente su un foglio di carta.
Tutto inizia quando la penna incontra il foglio di carta. No! Non è il preambolo di una storia romantica, bensì ciò che accade quando siamo al telefono oppure quando siamo assorti nei nostri pensieri, o ancora quando stiamo ascoltando una persona che parla durante una riunione, una lezione, ecc.
Quello di scarabocchiare è un gesto involontario, la penna vaga liberamente, riempiendo tutto il foglio, o solo una parte, di fiorellini, cuoricini, facce, stelle, casette, frecce, spirali, forme geometriche. C’è chi scrive il proprio nome in stili differenti. Laddove si formino spontaneamente degli occhielli, c’è chi li annerisce, altri li lasciano vuoti colorando il resto. Insomma, alla fine sono delle vere o proprie opere d’arte.
Gli esperti di grafologia e psicologia riferiscono che ci sono persone che, ad esempio, scarabocchiano sempre la stessa cosa, tale stereotipia potrebbe provocare un effetto rassicurante. Essendo ripetitivo conduce a qualcosa che è noto, familiare; si tratta di un disegno che riesce bene e che è sempre meglio, diventa un esercizio di competenza che gratifica chi lo esegue.
Coloro invece che scarabocchiano cose sempre diverse, farebbe pensare a soggetti aperti verso il mondo, alla continua ricerca del nuovo. Senz’altro esistono anche persone che non scarabocchiano, sempre controllate, attente alle conversazioni e presenti nel “qui e ora”.
Scarabocchiare, secondo molti, aiuta a pensare, addirittura a stare più concentrati.
Questi “segnacci”, fatti spesso senza un motivo, restano avvolti da un alone di mistero, alcuni sono molto curiosi, affascinanti, proprio perché frutto dell’inconscio. Se invece la persona decidesse di disegnare volontariamente quel tipo di segno, o di immagine, forse non ne sarebbe immediatamente capace di realizzarla: si metterebbe a pensare da quale parte del foglio iniziare, il tratto sarebbe incerto, punterebbe più ad una perfezione estetica.
Dagli scarabocchi che un soggetto fa quando è sovrappensiero, probabilmente è difficile definire la sua personalità, in maniera netta e precisa, anche se l’analisi, eseguita da esperti, potrebbe rivelare qualche caratteristica interessante. Anche Freud prima e Jung in seguito, interpretavano i sogni dei loro pazienti per avere qualche informazioni in più circa la loro personalità.
E’ ovvio che bisogna andare molto cauti nel farci un’opinione di una persona osservando un suo scarabocchio, occorre valutare numerose e differenti variabili per avere un quadro esaustivo.
Qui di seguito ecco qualche significato degli scarabocchi più ricorrenti e comuni. Questo non vuole essere un’indicazione scientifica e garante di verità:
mezzi di trasporto: dinamismo, desiderio di viaggiare, voglia di vacanza e di cambiamento;
casa: bisogno di sicurezza e protezione;
croce: spirito di sacrificio, negazione dei propri desideri;
cuore: romanticismo, innamoramento; desiderio e bisogno di tenerezza;
frecce: necessità di colpire un bersaglio, di affermare se stessi, dare concretezza alla propria attività;
riempire gli occhielli: denota ansietà generica;
reticolati: necessità di classificare, inquadrare tutto;
fiori: gentilezza, sensibilità, apertura verso gli altri;
stelle e luna: ottimismo e ambizione;
sole: adattabilità, desiderio di azione, bisogno di calore, di affetto e di riconoscimento;
linee curve: morbidezza, tenerezza, emotività, capacità di adattamento;
linee angolose: tensioni, aggressività, spigolosità:
linee tratteggiate: insicurezza, indecisione;
linee che partono a raggiera da un punto: estroversione, bisogno di espandersi, di emergere;
linee parallele: fermezza, capacità di concentrazione;
scale e gradini: bisogno di affermazione, ambizione, desiderio di arrivare alla meta;
cerchio: integrità morale, sincerità, lealtà;
figure geometriche piane (triangoli, quadrati, rettangoli, rombi, ecc.): razionalità, solidità interiore, bisogno di ordine;
figure geometriche tridimensionali (cubi, piramidi, coni, ecc.): tendenza ad affrontare razionalmente le difficoltà senza farsi influenzare dalle emozioni, realismo;
spirale: stress, necessità di staccare la spina, bisogno di riflettere;
matassa aggrovigliata: stanchezza, confusione, desiderio di uscire da una situazione difficile.
[Fonte: http://www.astralis.it/ ]