Ipocondria: il mondo dei malati immaginari
Un disturbo psicologico da affrontare e risolvere.
Il termine “malato” indica la persona che vive una condizione di “non benessere”, a livello organico oppure psicologico. E’ una persona che merita tutta l’attenzione possibile, deve essere rispettata e curata. C’è il malato lieve o quello grave; c’è quello che ha bisogno di un intervento medico tempestivo e magari un altro che può tranquillamente seguire la cura senza urgenza.
Certamente esistono anche le persone che sono malate seriamente ma che non si interessano minimamente della patologia, altre invece che al primo sintomo si allarmano e iniziano a fare accertamenti, talvolta anche inutili.
Poi c’è anche chi finge di avere una malattia per ottenere dei vantaggi, come ad esempio un rimborso da una compagnia assicurativa o un’assenza dal lavoro per poter stare tranquillamente a casa. Oppure chi finge per attirare l’attenzione su di sé, quest’ultimo è un comportamento molto comune nei bambini (ma anche dagli adulti), agito ad esempio in occasione della nascita di un fratellino.
Il prototipo del malato immaginario rientra proprio nel campo della patologia psicologica. L’aspetto principale dell’ipocondria è la paura o la convinzione ingiustificata di avere una malattia.
La persona che è sempre alla ricerca di malattie, assolutamente in maniera inconscia, si lascia condizionare dalle informazioni sbagliate o incomplete trovate nel mondo del web. Magari basta guardare un telegiornale o leggere un articolo su una rivista in cui si parla di una determinata patologia per essere quasi certi di averla contratta. Indipendentemente dalla realtà oggettiva, si scatena in una serie di esami e indagini alla ricerca di un qualcosa che non c’è.
Il soggetto con ipocondria continua a interpretare in maniera distorta o alterata alcune sensazioni corporee nonostante abbia ricevuto numerose e valide rassicurazioni mediche. La preoccupazione può riguardare le funzioni corporee (ad esempio il battito cardiaco, la respirazione, ecc.); alterazioni fisiche di lieve entità (piccole ferite, un occasionale raffreddore, ecc.); oppure sensazioni fisiche indistinte (cuore affaticato, vene doloranti, ecc.).
Coloro che hanno “la paura delle malattie” richiedono spesso visite dal medico curante, poiché ritengono di non ricevere abbastanza attenzione e soddisfazione dai vari accertamenti, oppure lamentano di non ricevere le cure adeguate. Le ripetute indagini diagnostiche, oltre ad essere molto costose, possono arrecare danni o comportare dei rischi reali.
L’ipocondria può esordire ad ogni età, sebbene si sviluppi prevalentemente nell’età adulta.
Non esiste una causa precisa, piuttosto una combinazione di aspetti biologici e psicologici; un soggetto può essere predisposto o vulnerabile a sviluppare tale disturbo. Avere un corpo “rumoroso”, che produce diverse sensazioni fisiche intense, ma benigne, accompagnato da ipervigilanza, suggestionabilità, credenze forvianti, ansia, stress.
L’intervento con queste persone è senz’altro di tipo di tipo psicoterapico, sarà il professionista a stabilire modalità e tempi, e se è necessario inserire anche un trattamento farmacologico.
[Fonte: http://www.apc.it/ http://www.ipsico.it/ http://www.cafepsicologico.it/ ]