Tante sigle nel campo alimentare
Ecco i significati dei più importanti.
Molti anni fa la produzione degli alimenti non seguiva una normativa specifica, ad esempio i formaggi prodotti con tecniche differenti erano messi in commercio con lo stesso nome o con uno simile. I consumatori si sono trovati in difficoltà nella scelta tra il prodotto originale e quello copiato, i produttori dal canto loro non erano tutelati nella fabbricazione della merce.
Ecco che è stato necessario fare un po’ di ordine affinché il consumatore potesse riconoscere in modo chiaro e semplice un prodotto tipico attraverso i marchi di tutela.
Oggi troviamo i seguenti:
D.O.P. > Denominazione d’Origine Protetta. Si tratta di un marchio di tutela giuridica della denominazione che viene attribuito dalla Comunità Europea agli alimenti le cui caratteristiche peculiari dipendono essenzialmente o esclusivamente dal territorio in cui sono prodotti. L’ambiente geografico comprende sia fattori naturali (clima, caratteristiche ambientali), sia fattori umani (tecniche di produzione tramandate nel tempo, artigianalità, ecc.) che , combinati insieme, consentono di ottenere un prodotto inimitabile al di fuori di una determinata zona produttiva. Affinché un prodotto sia D.O.P. le fasi di produzione, trasformazione ed elaborazione devono avvenire in un’area geografica delimitata.
I.G.P. > Indicazione Geografica Protetta. E’ un marchio che viene sempre attribuito dalla Comunità Europea a tutti quei prodotti agricoli e alimentari per i quali una determinata qualità, la reputazione o un’altra caratteristica dipende dall’origine geografica, e la cui produzione, trasformazione e/o elaborazione avviene in un’area geografica determinata. Per ottenere questo marchio almeno una fase del processo produttivo deve avvenire in una particolare area.
S.T.G. > Specialità Tradizionale Garantita. Con questo marchio si vuol tutelare tutte le produzioni che siano caratterizzate da composizioni o metodi di produzione tradizionali. Si rivolge a prodotti agricoli e alimentari che abbiano una “specificità” legata al metodo di produzione o alla composizione legata alla tradizione di una zona, ma che non vengano prodotti necessariamente solo in quella zona. Non si riferisce tanto a un luogo di produzione preciso, bensì a un prodotto ottenuto mediante materie prime tradizionali di un territorio, ovvero con l’utilizzo di tecniche di produzione/trasformazione tradizionali, legate a usi o costumi particolari.
Chi fa prodotti DOP, IGP e STG deve attenersi a regole ben precise.
In questo modo chi acquista e consuma tali prodotti è sicuro della loro genuinità e bontà, prendendo le distanze dalle copie che spesso possono contenere additivi non naturali e dannosi per la salute.
[Fonte: http://www.formaggio.it/ ]