Gelatinose e urticanti: arriva il caldo e i mari si popolano di meduse

Gelatinose e urticanti: arriva il caldo e i mari si popolano di meduse

Molte sono innocue per l'uomo, ma meglio evitare il contatto.

In estate, il nemico numero uno dei nostri mari è proprio la medusa. La loro presenza vicino alle spiagge ci costringe a restare all’asciutto, funzionano da deterrente per i bagni in mare. Forse molti ignorano che questi esseri gelatinosi non sono tutti uguali, ossia, non tutti pizzicano e non tutti hanno il medesimo potere urticante.

Esistono davvero tanti tipi di meduse, vediamone brevemente alcuni.

Aequorea forskalea: poco urticante; mai molto abbondante lungo le nostre coste. Non ha grandi dimensioni, al massimo raggiunge 10 cm di diametro.

Aurelia aurita: poco urticante, il suo veleno è innocuo per l’uomo, quindi può essere toccata senza problemi. Vive in tutti gli oceani dell’emisfero settentrionale. L’ombrello può raggiungere un diametro di circa 30-40 cm.

Carybdea marsupialis: urticante, il suo veleno non è mortale; le sue punture sono però molto dolorose. E’ presente nelle aree più settentrionali dei mari italiani. E’ attratta dalla luce e si avvicina alla costa durante la notte.

Cassiopea andromeda: urticante, non è pericolosissima, ma meglio non toccarla; vive preferibilmente sui fondali sabbiosi, ma può essere presente anche su quelli rocciosi.

Rhizostoma pulmo: poco urticante, vive in abbondanza lungo le nostre coste. Il portamento è maestoso, le pulsazioni sono lente e possenti.

Drymonema dalmatinum: fortemente urticante e pericolosa dato le sue grandi dimensioni. E’ una grande medusa presente nell’Adriatico e lungo le coste croate.

Catostylus tagi: urticante, non punge molto, ma meglio non toccarla. Vive lungo le coste del Portogallo e in genere in tutto l’Atlantico.

Questa è soltanto una parte, puoi approfondire consultando il sito http://www.meteomeduse.focus.it/

Ecco alcune indicazioni utili per evitare le meduse, e per intervenire sulle loro punture.

L’unico modo veramente efficace per evitare le meduse è non fare il bagno. Gli esperti raccontano che le meduse non ci attaccano, non vengono verso di noi, siamo noi che andiamo addosso a loro. Questi esseri gelatinosi si spostano verticalmente, per cui possono stare in superficie oppure sul fondo. Non hanno regole predefinite, vanno dove le portano le correnti.

Il veleno di alcune meduse può causare shock anafilattico; inoltre il forte dolore che provoca la puntura può essere fatale per coloro che hanno problemi di cuore. Bisogna andare al pronto soccorso in caso di reazione cutanea diffusa, difficoltà respiratorie, sudorazione, pallore e disorientamento.

In generale, anche se le meduse non sono urticanti e pericolose per l’uomo, è sempre meglio evitare il contatto. I loro tentacoli sono dotati di organelli cellulari che contengono veleno e che possono restare sul palmo della mano e, se non le laviamo accuratamente e poi ci tocchiamo gli occhi, o altre parti delicate, possiamo trasferire il veleno e provocare un’infiammazione.

Quando si è punti da una medusa viene avvertito bruciore e dolore, più o meno intenso. Cosa si deve fare? Uscire subito dall’acqua, lavarsi la zona colpita con acqua di mare. Per bloccare la diffusione delle tossine è bene non grattarsi. Rivolgersi sempre al medico o al farmacista per avere un suggerimento più efficace.

Fra i rimedi naturali sono da tenere in considerazione gli impacchi di acqua e  bicarbonato, che ha proprietà disinfettanti, e l’aceto bianco, perché l’acido contenuto riesce ad inibire l’azione del veleno e a ridurre il dolore.

Occorre fare tanta attenzione e non sfidare la sorte facendo il bagno con le meduse.

[Fonte: le info sono riprese dal sito sopra citato.]           

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