Macchina per cucire
Un gradito ritorno
Riesumata da cantine e soffitte la macchina per cucire ha ritrovato oggi nuova vita. Le nostre nonne erano o sono abilissime nell’uso di questo strumento con il quale hanno realizzato numerosi lavori.
Le prime macchine per cucire erano per lo più a funzionamento meccanico, chiamate “a pedale”, poi sono arrivate quelle elettroniche.
Saperla usare è utilissimo sia per fare tante riparazioni, come orli a pantaloni e gonne, sistemare uno strappo ad un vestito o ad una giacca; sia per lasciare libero sfogo alla creatività nella realizzazione di molti oggetti sartoriali assolutamente unici.
Se non l’abbiamo già in casa e si desidera acquistarla oggi troviamo tante possibilità e svariati modelli, ma prima di tutto dobbiamo domandarci che uso ne dobbiamo fare. Se serve solo per piccoli lavoretti o se invece pensiamo di fare qualcosa di più elaborato, come confezionare abiti.
Chi non ha dimestichezza può trovarsi in difficoltà nella scelta, per questo è sempre meglio affidarsi a chi ha esperienza. Tra un modello e l’altro ci possono essere notevoli differenze, prima di tutto nelle funzioni. A esempio le macchine per cucire basiche hanno solamente due punti, lineare e zig-zag. Altre invece, più tecnologiche possono offrire funzioni particolari.
Inoltre la maggior parte sono trasportabili, corredate di pratica maniglia, si possono spostare e spesso non sono voluminose e occupano poco spazio. Altre invece sono dotate di pianale, quindi occorre trovare un posto specifico.
[Fonte immagine: https://www.almostoffgrid.com/ ]