Il Taping: un metodo terapeutico non farmacologico

Il Taping: un metodo terapeutico non farmacologico

Sempre più usato per ristabilire il benessere.

Per questo tipo di trattamento viene utilizzato un “nastro” o “benda” (tape) con alcune caratteristiche particolari: è elastico, resistente all’acqua e traspirante. Per queste sue qualità può essere indossato durante le varie attività quotidiane: lavoro, sport, sotto la doccia, ecc. Inoltre non contiene ingredienti farmacologici o principi attivi. La parte del tape che rimane a contatto con ilo corpo, ha un rivestimento in acrilico ondulato adesivo, totalmente anallergico, che si attiva grazie al calore corporeo.

Le bende sono realizzate in cotone elasticizzato, generalmente sono disponibili in tre colori: carne, blu e fuxia. Non c’è alcuna differenza a livello fisico o chimico tra i vari colori. La scelta è puramente personale. Inoltre l’elasticità permette di far assumere varie forme e può adattarsi molto bene alla superficie cutanea seguendo le varie circonvoluzioni. Il taping permette la piena mobilità del corpo.

Il taping ha molteplici applicazioni, ad esempio nel trattamento delle lombalgie, tensioni muscolari, instabilità articolari, patologie discali. L’ambito di maggiore utilizzo di questo metodo è quello dello sport, sia a livello agonistico/professionale che amatoriale.  L’applicazione del “nastro” è particolarmente indicato per le distorsioni, lussazioni, strappi, ma anche tendiniti, sinoviti, lesioni muscolari e/o articolari in generale.

Laddove ci sia bisogno di applicare altre tecniche riabilitative, l’uso del taping non è controindicato, anzi può potenziarne l’effetto terapeutico.

Il metodo del taping agisce seguendo due effetti principali:

1) I ricettori della pelle vengono stimolati, favorendo così la propriocezione e producendo una riduzione del dolore. Qui viene influenzata la complessa interazione tra sistema nervoso, articolare e muscolare.                    

2) L’applicazione del tape produce una sorta di sollevamento della cute e dei tessuti danneggiati, in questo modo la circolazione linfatica fluisce con maggiore facilità, migliorando di conseguenza la circolazione ematica e riducendo l’irritazione.

Il taping deve essere applicato da mani esperte, fisioterapisti e medici, che abbiano ricevuta una formazione adeguata. E’ necessario conoscere l’anatomia umana, la fisiologia dell’apparato muscolare, articolare e neurale, così come la posizione dei legamenti. Se il nastro viene applicato direttamente dalla persona interessata, in maniera casalinga, senza sapere come va posizionato, di sicuro non procurerà alcun danno, ma nemmeno benessere.

L’azione del taping non si esaurisce al termine del posizionamento del nastro e in presenza dell’esperto, ma continua anche a casa o al lavoro, o nel tempo libero, 24 ore sul 24, per tutto il tempo in cui il tape viene indossato. Questo tipo di bendaggio può essere portato per un periodo di tempo che va da 3 a 7 giorni, e rinnovato se necessario.    

Qualche suggerimento per ottenere i migliori risultati:

  1. Applicare sulla pelle pulita e asciutta, senza residui di creme, pomate, oli e sudore.

  2. Dopo aver posizionato il tape, occorre attivare l’adesivo sensibile al calore strofinando leggermente.

  3. Evitare di tirare troppo il nastro durante l’applicazione, affinché non si verifichi un’irritazione della cute.

  4. Applicare circa un’ora prima dell’attività sportiva o di fare la doccia, così da permettere alla parte adesiva di aderire perfettamente.

Per approfondire visita:        

http://www.k-taping.eu/     http://www.albanesi.it/     http://www.runlovers.it/  http://www.kinesioitalia.com/

[Fonte delle info: i siti sopra citati.]

 

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