Relazione genitori-figli

Relazione genitori-figli

Partiamo da un libro

Il rapporto tra genitori e figli, soprattutto se adolescenti, è da sempre molto complesso. Entrambi i ruoli non sono facili. Da una parte abbiamo gli adulti che vedono crescere i figli, li sentono sfuggenti, nascono incomprensioni, discussioni. Preoccupati per la loro incolumità, aggravata dalla presenza del nuovo mondo virtuale, di cui nessuno ha il controllo.

L’affascinate giostra del web, dei social, crea spesso attraenti illusioni, grandi prospettive per poi lasciare un senso di vuoto difficilmente gestibile.     

Dall’altra ci sono i figli, che cercano di sganciare le zavorre per poter camminare con le proprie gambe. Sono meravigliosi acrobati di un mondo poco conosciuto. Vogliono essere visibili, desiderano lasciare un segno del loro passaggio in tutti modi possibili, accettando anche sfide pericolose.

L’alta velocità in cui siamo immersi, le molteplici cose da fare, distolgono lo sguardo e l’attenzione da questa relazione che è fondamentale per i futuri giovani.

Sarebbe bello, e soprattutto necessario, trovare uno spazio, un momento in cui confrontarsi. Parlare di sé. Di quello che si desidera, delle aspettative, dei progetti. Una possibile proposta: partiamo da un libro.

Tu non sai di me di Luisa Mattia. Breve raccolta di storie di ragazzi e ragazze comuni, potrebbero essere vicini di casa o compagni di classe dei propri figli. Adolescenti che vivono situazioni un po’ strette, con genitori distratti o semplicemente ignari del disagio che stanno attraversando.

Ogni capitolo porta il nome della persona che racconta l’esperienza, in più viene indicato un oggetto, un simbolo particolare che ne è parte integrante.

Dalla quarta copertina del libro leggiamo:<<Storie di ragazzi a cui le regole stanno un po’ troppo strette, divisi tra obbedienza e trasgressione. Una sola memorabile azione per rompere gli schemi e sentirsi finalmente liberi.>>   

Magari sono tematiche che non toccano direttamente, ma possono comunque creare un dialogo. Ognuno può esprimere quello che pensa, per conoscersi un pochino di più, per avvicinarsi senza essere invadenti.

 

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