Wannabe like
Voglio essere come
L’espressione americana “wannabe like” è la contrazione di “want to be like”, tradotto è “voglio essere come” o “aspiro ad essere come”. E’ un modo di dire usato per indicare una persona che vuole imitare il comportamento di un’altra. Ad esempio il fan di una pop star che aspira ad essere come lei o lui.
Negli anni ’80 le fan americane di Madonna erano chiamate proprio così. Ricordiamo che in quell’epoca, l’artista aveva lanciato una moda molto particolare fatta di trine, pizzi e biancheria intima ben in vista, crocefissi come orecchini e cascate di braccialetti ai polsi. Migliaia di ragazze in tutto il mondo vestivano come lei e imitavano gli atteggiamenti della cantante.
Il wannabe like riguarda molti ambiti: musica, sport, moda, cinema e così via. Soprattutto quelli in cui danno visibilità, fama e ricchezza.
L’imitazione “sana” è quella che fa cogliere nell’altro spunti per migliorarsi. In questo caso è ammirazione dell’altro. Invita ad un dialogo costruttivo con se stessi, ci si ascolta, ci si osserva. Si può provare a modificare qua e la alcune caratteristiche che non stravolgano la personalità, già meravigliosa di per sé, perché unica e irripetibile di quel soggetto.
Invece l’imitazione “non sana” può diventare un atteggiamento negativo e pericoloso. Spinge la persona a confrontarsi con l’altro e purtroppo riesce a vedere soltanto gli aspetti che non vanno. Magari si sottopone a cambiamenti drastici, a modificazioni eccessive. In questo caso cresce l’invidia, l’ossessione e il malessere.
Ogni persona è davvero spettacolare così com’è. La diversità è un pregio da coltivare. La personale creatività è un dono di cui gioire.