Che schifo quelle cose verdi!
Rifiuto del cibo da parte dei bambini
Il cibo è uno dei piaceri della vita, ma soprattutto fonte per la crescita e carburante che consente di affrontare le attività della giornata. Tuttavia può succedere che da parte dei bambini ci sia un rifiuto di alcuni alimenti.
Nella fascia di età compresa fra i 2 e i 4 anni, il rifiuto del cibo è abbastanza usuale. E’ uno dei periodi di svolta nell’esistenza, in cui si afferma l’identità e i “no” sono frequenti in molti ambiti, compreso quello alimentare.
I bambini sono molto selettivi in fatto di cibo, prediligono sempre gli stessi.
Frutta e verdura, tranne alcune rare eccezioni, sono quelli più indesiderati dai bambini. Avete mai visto un bambino mangiare volentieri un’insalata? Oppure spinaci, broccoli? Che schifo quelle cose verdi! E che dire delle melanzane, che sono addirittura viola! Forse se la cavano meglio carote e pomodori, ma non sempre.
Colori, odori e consistenze sono le prime caratteristiche visibili e tangibili che i bambini notano in un alimento, che pur gustoso e allettante per un adulto, non lo è per loro.
In questi casi occorre pazienza e un’attenta osservazione. Si può riproporre un determinato cibo in veste differente, magari cotto in maniera diversa. Ad esempio le simpatiche polpettine possono diventare un facile e gustoso veicolo per far apprezzare nuovi sapori.
L’allarme deve scattare se il rifiuto si estende anche a quegli alimenti che mangiano di solito. Se la selezione si fa eccessiva. Se tendono a saltare i pasti o se compaiono episodi di vomito prima o dopo i pasti. In questi casi occorre chiedere un consulto al pediatra che potrà dare indicazioni più precise o invitare ad una visita specialistica.
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