Florence Nightingale

Florence Nightingale

Professione infermiera

Il lavoro di infermiera è senz’altro impegnativo ma nello stesso tempo appassionante. Di certo non ci si può improvvisare, occorre una preparazione professionale universitaria con una continua formazione e aggiornamento.

Il 12 maggio è stata istituita la Giornata Mondiale delle Infermiere in memoria della nascita della prima infermiera: Florence Nightingale.

Siamo nell’Inghilterra dell’800 la famiglia di Florence è ricca, altolocata e conosciuta in società. Già in giovane età numerosi sono i pretendenti che chiedono la sua mano, ma rifiuta uno dopo l’altro. La ragazza afferma di aver sentito una “chiamata” che la destina ad una missione superiore.

Florence comunica alla famiglia la decisione di diventare infermiera. Inizia così la sua formazione. Parte per Dusseldorf, dove studia e lavora in uno degli ospedali più all’avanguardia di quell’epoca. La caparbietà, la socievolezza e le notevoli capacità organizzative, le consentono di farsi strada in un ambiente impegnativo.

Durante la Guerra di Crimea, Florence parte con un gruppo di suore e volontarie, è in prima linea per fronteggiare le atrocità belliche. In questa occasione viene soprannominata “la dama della lampada”, è colei che nel buio della notte si aggira fra le corsie con una lampada ad olio per assicurarsi che i pazienti  stiano bene.

Oltre al lavoro frontale di soccorso, Florence viaggia, insegna, progetta, scrive molto, fra resoconti e rapporti, manuali e appunti. Si trova anche ad organizzare e promuovere la formazione di nuove infermiere. Riceve numerose onorificenze. E’ la prima donna a ricevere l’Ordine al Merito del Regno Unito. 

A proposito del lavoro di infermiera Florence Nightingale dice che è come un’arte, che richiede devozione e preparazione, ma a differenza di un pittore che dipinge su una tela inanimata, l’infermiera ha a che fare con esseri umani bisognosi di cure e degni di attenzioni.

[Fonte immagine: https://europa.eu/ ]

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