Labirintite: infiammazione della parte interna dell'orecchio

Labirintite: infiammazione della parte interna dell'orecchio

Vertigini, nausea e vomito…i sintomi più ricorrenti.

Questo disturbo infiammatorio può colpire uno o entrambi gli orecchi; oltre ai problemi di postura, la persona può andare incontro a riduzione dell’udito e a acufeni.

Ricordiamo che la struttura dell’orecchio ha una doppia funzione: quella dell’udito, che ci permette l’ascolto di suoni, parole e rumori; e quella dell’equilibrio.

Nell’orecchio interno si trova appunto l’apparato vestibolare, un insieme di terminazioni nervose, composto da tre canali semicircolari (il labirinto) che si occupano di rilevare i movimenti dell’organismo, sia quelli rotatori che lineari. Il cervello integra le informazioni sensoriali della vista con quelle dell’apparato vestibolare, con l’obiettivo di effettuare le necessarie correzioni per mantenere l’equilibrio.

Quando quest’apparato è infiammato, la funzionalità viene alterata e genera una sintomatologia ben precisa. Troviamo la perdita dell’equilibrio, causata dalla modifica della disposizione del liquido del liquido contenuto nei canali; ci può essere un calo transitorio della capacità uditiva e la percezione di fischi. Altri sintomi segnalati sono: malessere generale, confusione, sudorazione, ansia.

Nella letteratura in materia non è ancora descritta una causa precisa, responsabile della labirintite; si presume che questo disturbo sia il risultato della presenza di virus o batteri, oppure ci possono essere lesioni alla testa, o ancora delle reazioni allergiche a medicinali, o infine una situazione di forte stress.  La causa più frequente è quella di tipo virale; tra i virus coinvolti ci sono quelli della parotite, della varicella, della rosolia e i virus influenzali.

Dal punto di vista psicologico, coloro che sono colpiti da labirintite, sono spesso spaventati, poiché si sentono incapaci di controllare se stessi. La sindrome ansiosa è frequente, accompagnata da palpitazione e tremore.

E’ sempre consigliabile parlarne con il medico di famiglia, che saprà consigliare la terapia e la soluzione più ottimale.

[Fonte: http://www.farmacoecura.it/  http://www.albanesi.it/]

 

 

 

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