La gioia e la felicità regalano apertura, equilibrio e serenità
Condizioni importanti per la nostra sopravvivenza.
La gioia spinge a compiere gesti apparentemente senza senso, come saltellare, battere le mani, ballare, canticchiare, ma soprattutto il ridere è la sua espressione più pure e palese.
Nella risata la bocca è aperta, i suoi angoli sono rivolti verso l’alto, i muscoli intorno agli occhi si contraggono e tendono a farli socchiudere, talvolta provocando lacrimazione.
Nella manifestazione della gioia, altra caratteristica assolutamente visibile è lo sguardo: luminoso e sfavillante.
In alcuni casi il livello di energia attivato è talmente elevato da provocare il pianto, ad esempio due persone che si incontrano di nuovo dopo un lungo periodo di separazione e lontananza.
Fonte di gioia possono essere le relazioni interpersonali, il superamento di una fase difficile della vita, ottenere un lavoro, la guarigione da una malattia, la nascita di un figlio, la vittoria per gli sportivi, il superamento di un esame scolastico, ma anche i piccoli piaceri sensoriali e fisici.
Provare gioia contribuisce a diventare più aperti e disponibili verso il prossimo e anche verso se stessi, ci rende più audaci e più creativi, migliora le capacità cognitive amplificando la memoria e l’apprendimento.
Gioia e felicità sono strettamente connesse. La gioia, essendo un’emozione, ha una durata breve e intensa, mentre la felicità è uno stato della mente associato a sensazioni piacevoli e positive con una durata maggiore, ma forse meno intensa. Inoltre la felicità è molto soggettiva: c’è chi per sentirsi felice gli basta avere una vita ricca di divertimenti, chi invece punta più sui beni materiali, chi sulle relazioni amicali, chi dedica la propria vita ad un’attività appassionante, e così via.
Per cui la felicità non è altro che un’esistenza vissuta in armonia con quanto è giusto per l’individuo, secondo la propria indole, i propri propositi, attitudini e desideri.
La quotidianità è ricca di situazioni piacevoli che procurano gioia e felicità, ma spesso non siamo in grado di coglierle, perché troppo occupati dalla frenesia, dai mille turbamenti dell’animo o perché forse crediamo di trovarle in qualcosa di grandioso.
Proviamo a pensare a qualche momento particolare: quando ascoltiamo una musica che ci piace o un suono della natura…il mormorare di un ruscello, la risacca del mare, il cinguettio degli uccelli; quando osserviamo un panorama, un tramonto o l’alba; un tocco che ci fa stare bene…un abbraccio, una carezza di un’amica, di un amante, di un figlio, di un parente; avvertire un profumo, un’ aroma, un odore; oppure quando gustiamo il nostro cibo preferito. Ebbene si! Le vie sensoriali sono il sentiero che ci conduce al benessere, alla gioia, alla felicità. Occorre mettere più attenzione a ciò che facciamo.
E per te che stai leggendo….cos’è che ti dà gioia?!