La solitudine
Piacere o ansia?
L’essere umano viene definito “animale sociale”. Si dice che l’essere umano non è un’isola e che non può stare lontano dai propri simili per lungo tempo. E la solitudine come viene vissuta? Soprattutto oggi con tutti i vari social?
Come in molte altre questioni la verità sta nel mezzo. L’ottimale sarebbe creare un equilibrio, in modo da permettere di coltivare la propria interiorità, il contatto con se stessi e dall’altro mantenere accesi i rapporti con gli altri.
Tuttavia ci sono persone che hanno la tendenza a stare di più per conto proprio e altre che invece ricercano continuamente la compagnia.
Credo che si possa distinguere almeno un paio di tipologie di solitudine. Una è quella malinconica, che allude ad una sensazione negativa. E’ una solitudine che fa male, è avvilente, è un’esclusione dagli altri. Magari subita. La persona si sente ignorata. In questo caso sarebbe necessario indagare, trovare le motivazioni.
L’altro tipo di solitudine è invece quella ricercata dalla persona. Dopo una giornata di impegni, incontri, lavoro è legittimo avvertire il bisogno di un po’ di quiete. Oppure alla fine della settimana si può decidere di stare un po’ da soli.
In quest’ultimo caso la solitudine è rigenerante. La persona può dedicarsi ai propri hobby. Può pensare di fare una piccola gita fuori porta, soprattutto se vive in città, può scegliere di fuggire in campagna, al mare o in montagna.
Per godersi questo tipo di solitudine bisogna aver imparato a stare bene con se stessi. Sono persone che sanno badare a se stesse, che hanno sviluppato buona autostima, sicurezza ed equilibrio. Sono comunque persone che non hanno l’obiettivo di diventare eremiti, sanno stare con gli altri, ma di quando in quando, necessitano anche di stare per conto proprio.
Sul sito https://www.psychreg.org/ al termine “solitudine” viene dato un diverso nome e un diverso significato: “solitude” e “loneliness”, riassumono perfettamente quanto detto sopra. <<”Loneliness” è uno stato negativo, segnato da isolamento. Si sente che manca qualcosa. E’ possibile stare con le persone e sentirsi ancora più soli, forse è la forma più amara di solitudine. “Solitude” è lo stato di essere soli senza essere soli. E’ uno stato di coinvolgimento positivo e costruttivo con se stessi. E’ desiderabile. E’ uno stato in cui ti offri una meravigliosa compagnia.>>
[Fonte testo: la citazione appartiene al sito indicato nell’articolo.]