La polemica cronica
Cosa fare con chi è sempre scontento?
In una conversazione tra amici, colleghi, familiari o addirittura sconosciuti, può capitare di essere in disaccordo. Ognuno ha le proprie opinioni e il diritto di esprimerle. Ma ci sono persone che nel controbattere si pongono sempre dalla parte contraria, alimentando così un polverone di polemiche.
Indossare la maschera del cosiddetto “bastian contrario” in modo abituale, può diventare, inconsciamente, uno strumento per nascondere particolarità del proprio carattere, come ad esempio insicurezze e insoddisfazioni.
Non si tratta della classica “voce fuori dal coro”, che di certo discute, ma nel contempo offre anche soluzioni, ragionamenti, sguardi positivi e valide alternative.
Chi invece usa la polemica sterile, fine a se stessa, lo fa magari per essere considerato, per attirare l’occhio e l’orecchio dell’interlocutore o del pubblico, per ricercare quelle attenzioni che forse non ha avuto durante l’infanzia. Un’educazione di tipo repressivo che non ha consentito di far emergere ed esprimere pensieri e idee.
Purtroppo coloro che hanno questa caratteristica, senza nemmeno accorgersene creeranno il vuoto intorno a loro. Se ci pensiamo bene, chi vorrebbe avere vicino una persona che non è mai contenta?
Forse la cosa più sbagliata è mettersi allo stesso piano. Innescare un “botta-e-risposta” non porta a niente. Anzi magari alimenta anche nervosismo e rabbia. Quindi cosa fare? Molto dipende dal tipo di rapporto che c’è con il polemico cronico.
Se è uno sconosciuto incontrato per caso, ce ne possiamo semplicemente allontanare. Se invece si tratta di un amico, una collega, il datore di lavoro oppure un familiare, possiamo tentare con una risposta ferma e decisa. Trovare un compromesso. O far calare definitivamente il silenzio.