Per il problema dell'incontinenza...
Rivolgersi all'urologo
Con il termine “incontinenza urinaria” si intende l’impossibilità di trattenere l’urina.
Nei neonati o comunque nei bambini piccoli, “fare la pipì addosso” è del tutto comune, in quanto non hanno imparato a controllare i muscoli di questo apparato.
Nella persona adulta, l’incapacità di trattenere l’urina può dipendere da diversi fattori, ad esempio una forte emozione, durante uno sforzo particolarmente intenso dell’addome, un semplice colpo di tosse o uno starnuto. Si tratta di casi sporadici e soprattutto dovuti ad una particolare situazione circoscritta.
Se invece l’impellenza di urinare è più frequente nell’arco della giornata, è necessario rivolgersi al medico competente, l’urologo, il quale potrà svolgere la necessaria indagine e arrivare ad una diagnosi.
Ricordiamo che la vescica è una sorta di ampolla, un contenitore, costituita prevalentemente da tessuto muscolare. <<In media, la vescica contiene 250 ml di urina quando le pareti sono moderatamente distese e insorge, ma ancora saltuario e controllabile, il bisogno di urinare.>> [Fonte: Anatomia & Fisiologia. G.A. Thibodeau, K.T. Patton]
Lo svuotamento della vescica inizia con un rilascio volontario della muscolatura.
<<Il controllo volontario dell’urinazione è possibile solo se i nervi somatici che innervano lo sfintere striato, i centri del midollo lombosacrale, i tratti piramidali e le aree motorie della corteccia cerebrale [...] funzionano nella norma. Danni a una qualunque di queste strutture [...] comportano perdita del controllo volontario sulle funzioni vescicali.>> [Fonte: Anatomia & Fisiologia. G.A. Thibodeau, K.T. Patton]
Oggi gli approcci terapeutici sono vari, tutto dipende dal tipo di problema riscontrato dall’urologo. Potrà suggerire un trattamento farmacologico oppure di modifica dello stile di vita. Se non si raggiunge l’obiettivo sarà necessario l’intervento chirurgico.
[Fonte testo: le citazioni appartengono al libro indicato nell’articolo.]
