I bambini e le lingue straniere
Giochi, attività, musica, siti web, tanti strumenti per apprendere le lingue.
Nel mondo attuale, quello della globalizzazione, conoscere le lingue straniere diventa un must. Non sapere le lingue, soprattutto l’inglese, genera un vuoto per chi viaggia, per chi lavora, per chi studia, per chi usa le nuove tecnologie. E’ fonte di imbarazzi, seccature e isolamento.
Negli ultimi anni, in Italia, l’insegnamento dell’inglese inizia già nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria diventa obbligatorio.
Come accennato, gli strumenti sono davvero tanti: ci sono delle canzoncine adatte per i bambini piccoli, dei giochi didattici, sono disponibili cartoni animati in dvd in lingua originale, utilizzare dei pupazzi o delle marionette e creare delle scenette in lingua inglese. Per i più grandi il mondo della musica offre un ventaglio di possibilità assai vario, così come il web. Oppure può essere proposto di tenere un diario nella lingua studiata. Una buona idea è la vacanza-studio in Paesi stranieri.
Come sempre il gioco ha un ruolo importante nello studio della lingua, durante l’attività ludica i bambini usano in maniera spontanea i vocaboli nella lingua studiata; la cosa importante però è limitare l’utilizzo della lingua italiana.
L’apprendimento di una lingua straniera è meglio se proposto in gruppo, fare conversazione fra coetanei rende più veloce la conoscenza e la memorizzazione dei vocaboli.
Gli esperti di glottodidattica e psicologia offrono delle indicazioni importanti:
Bambini dai 2 ai 5 anni: le strutture base di una lingua si fissano nel cervelletto e vi restano per sempre. In questa fase di sviluppo non è importante che il bimbo capisca il significato, quello che conta è che impari a percepire i suoni e a distinguerli rispetto alla lingua madre; la fonetica è più importante delle regole grammaticali o sintattiche. Le lingue vanno imparate meglio in compagnia dei coetanei o dei genitori, questa attività deve essere divertente. Fondamentale è la costanza: invece che concentrare tutto in tre ore per due volte a settimana, è molto più utile offrire opportunità di contatto con la lingua straniera per 20/30 minuti ogni giorno. Inoltre non pretendere di imparare tutto e subito, i risultati ci saranno, ma distribuiti nel tempo. Se poi uno dei genitori è straniero, può essere un’idea interessante che entrambi parlino con il figlio nella loro lingua madre.
Bambini dai 6 ai 9 anni: in questa fascia d’età, i bambini possono partecipare a corsi e frequentare lezioni per un tempo maggiore, sempre improntate sul gioco e su attività divertenti. A casa giornalini e fumetti in lingua possono essere d’aiuto. Cosa non fare: 1) obbligare il bambino a parlare per dimostrare le sue capacità, in questo modo si rischia chiusura e rifiuto; 2) non chiedere la traduzione dei singoli vocaboli, sarebbe un’operazione complessa, almeno in questo livello.
Bambini dai 10 anni in poi: l’uso di cd-rom può essere un supporto importante, così come le vacanze e i viaggi in Paesi stranieri. Nella lettura dei libri o riviste per ragazzi in lingua non è indispensabile che comprenda ogni vocabolo, è sufficiente che afferri il contenuto e il senso generale. Guardare un film in lingua originale con i sottotitoli; scrivere un diario, basta mezza pagina, magari per descrivere un’attività svolta con gli amici, o un evento particolare con la famiglia. La cosa importante è che il ragazzo abbia modo di conversare, confrontarsi, correggersi.
Ricordiamo che ognuno impara a modo suo, c’è chi preferisce ascoltare, chi vedere, chi leggere o fare. Importante è non limitarsi alla teoria, una volta appresi i primi rudimenti grammaticali, è necessario coinvolgere i bambini nelle attività pratiche e nel gioco. Infine occorre dare tempo, ognuno ha i propri tempi, non facciamo paragoni e non costringiamoli a lunghe sessioni di lingua, otterremo risultati contrari.
Per saperne di più:
Libri: Imparare le lingue straniere. di Paolo E. Balboni, Ed. Marsilio
L’apprendimento della lingua straniera. di Marcella Ferrari e Paola Palladino, Ed. Carocci.
Siti web: http://www.itals.it/ http://www.trinitycollege.it/ http://www.linguanet-europa.org/ http://www.cal.org/
[Fonte delle info: Focus Family]