La diplomazia

La diplomazia

Usare guanti di velluto quando si dicono le cose

Quando dobbiamo esprimere un parere oppure quando ci troviamo in un gruppo – famiglia, colleghi, amicizie – e non condividiamo le stesse idee, capita di partire in quarta e spiattellare ciò che si pensa senza riflettere.

La diplomazia è una competenza importante. Non è facile, ma soprattutto non sempre si riesce ad usare. Però si può cercare di acquisirla.

Un po’ per goffaggine o per nervosismo. O forse per troppa irruenza. Oppure perché magari ci crediamo depositari della verità assoluta, succede di rivolgersi agli altri senza mezzi termini, soprattutto senza la minima preoccupazione di ferire chi ci sta di fronte.

Ma attenzione, la mancanza di diplomazia è un boomerang, prima o poi torna indietro. Quindi per evitare l’accendersi di scontri e litigi, vediamo cosa si può fare per imparare questa abilità.

Se il clima della conversazione è caldo, gli animi sono agitati, cerchiamo di contare fino a dieci e mantenere il più possibile la calma. Spesso nel rispondere a tono possono uscire parole spiacevoli, che ledono il rapporto. E’ importante pensare prima di parlare.

L’ascolto è fondamentale. Se la persona è barricata dietro le proprie convinzioni, non si otterrà niente di buono. Anzi ognuno cercherà di prevalere sull’altro. Quindi occorre che tutti abbiano lo spazio e il tempo  per dire ciò che pensano. Dallo scambio pacifico possono emergere soluzioni inaspettate.

Nell’arte della diplomazia c’è anche l’empatia. Mettersi nei panni dell’altro, come se ricevessimo il medesimo trattamento.

Senza cadere in un’atmosfera melensa, siamo senz’altro in grado di dosare le parole, usare quel tatto necessario a non affondare chi ci sta di fronte, nonché a dare il dovuto rispetto. Ci può aiutare l’immagine del funambolo, che deve trovare l’equilibrio giusto per camminare sul filo.

[Fonte immagine: https://enduringword.com/ ]

 

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