Una mucca per amica
'Le mucche possono amare, giocare e formare forti amicizie per tutta la vita. Possono tenere il broncio, portano rancore, possono avere delle preferenze.'
E’ ciò che Rosamund Young scrive nel suo libro “The secret life of cows”; questi bovini, che offrono così tanto all’uomo, e che quest’ultimo non si fa scrupoli nel maltrattarle.
Rosamund vive nel Worcestershire, nella sua fattoria “Kite’s Nest” che gestisce insieme alla famiglia. E’ una persona davvero speciale e meravigliosa; conosce il nome di tutte le mucche, la loro storia genealogica, la loro personalità; dice che: Wendy è incredibilmente socievole, Jenny invece è l’esatto contrario, Lulu è prepotente, Janey è coccolona e le piacciono molto le carezze, mentre Dither è assolutamente permalosa. Con le sue mucche ha la stessa relazione che la maggior parte della gente ha con la propria famiglia.
Rosamund racconta altre curiosità, ad esempio: nonostante le mucche abbiano le corna, non le usano per combattere, è sufficiente mostrarle per indurre l’altra a fare marcia indietro. Oppure queste simpatiche bovine utilizzano le erbe medicinali per curarsi: quando hanno mal di pancia mangiano ortiche e cardi selvatici. Sono animali molto esigenti: alcune bevono solo l’acqua fresca di ruscello, altre sono capaci di correre mezzo chilometro per raggiungere l’acqua tiepida di uno stagno.
La gentilissima Rosamund continua a parlare della sua esperienza con le mucche: la loro gestazione ha una durata di nove mesi, come per l’essere umano, e allattano per un periodo che va da nove e dodici mesi. Sono apprensive come tutte le mamme: se un vitello si allontana e la madre non riesce più a vederlo, si agita e si preoccupa, magari pensa che gli sia successo qualcosa di brutto. E come tutte le mamme sono anche molto protettive nei confronti della prole, sono capaci di attaccare qualsiasi animale che possa infastidire i loro piccoli.
Sembra che la relazione tra mucca e vitello abbia determinato la posizione dei loro occhi. In generale tutti i bovini, hanno gli occhi molto grandi e ricevono una grande quantità di luce; inoltre sono posizionati ai lati della testa affinché il campo visivo sia molto più ampio, così che la mucca possa individuare qualsiasi predatore minacci il vitellino. Spesso le mucche riconoscono il figlio dalla tinta del mantello anche a distanza.
Inoltre spiega che hanno un olfatto molto sviluppato, quando nella stalla entra un nuovo coinquilino, tutte si avvicinano e l’annusano, come per conoscerlo. Le mucche ci possono insegnare come si fa a rilassarsi, loro non hanno scadenze da rispettare e vivono in modo assai sereno e pacifico; non credono nelle corse precipitose. Dice: “quando mi avvicino per mungerle e sono agitata o frettolosa, loro lo percepiscono e non ne sono affatto contente”.
Ecco un altro episodio assai curioso, è successo nel 1995 in America, nello stato del Massachusetts: una mucca (battezzata con il nome Emily) di cinque anni e oltre sei quintali di peso, si trovava in un mattatoio per essere macellata; all’improvviso, con l’agilità di una renna, superò con un balzo la staccionata di oltre un metro e mezzo di altezza e fuggì nel bosco. La mucca aveva perfettamente intuito quello che stava per succedere. Emily fu ritrovata dopo qualche giorno ancora viva nel bosco da una nuova coppia di allevatori, Meg e Lewis. La mucca inizialmente era diffidente, si mostrava agitata e fuggiva ad ogni minimo rumore. Meg e Lewis seguirono Emily, le portarono un secchio di cereali, si sedettero vicino a lei per ore guadagnando la sua fiducia. Dopo qualche giorno la mucca acconsentì a salire sul furgone dei due coniugi. Meg e Lewis la portarono nel loro rifugio per animali, dove già vivevano due cavalli, una capra, alcuni conigli, qualche cane e gatto. Grazie a questa avventura, Emily ha contribuito ad accrescere la reputazione di astuzia e simpatia nei confronti delle mucche…ma anche degli altri animali in generale.
[Fonte: Il maiale che cantava alla luna. di Jeffrey Moussaieff Masson ]
